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Coronavirus

La lotta alla pandemia

Israele, prima dose vaccino a circa un terzo della popolazione

Immunizzazione completata per 1,7 milioni di persone, ma contagi rimangono alti

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Yuli Edelstein Ministro della Salute
di Tiziana Di Giovannandrea
In Israele, a sei settimane dall'avvio della vaccinazione anti Coronavirus, con la campagna 'Return to Life', oltre tre milioni di cittadini hanno ricevuto la prima dose, pari all'incirca un terzo della popolazione.

Di questi, circa 1,7 milioni hanno già ricevuto la seconda dose, completando l'immunizzazione, ha reso noto il ministero della Salute. Il vaccino utilizzato è quello della Pfizer-BioNTech. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Salute Yuli Edelstein hanno ricevuto la seconda dose del vaccino presso l'Ospedale Sheba, vicino Tel Aviv.

Malgrado la rapidità nella realizzazione del programma di vaccinazione, Israele continua però a registrare un alto tasso di contagi, con 6.435 nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore.

Il tasso d'infezione è particolarmente alto fra ultraortodossi e arabo israeliani. Il governo mira a vaccinare tutti i residenti di età superiore a 16 anni entro la fine di marzo.

Il paese è in lockdown da tre settimane e il ministero della Sanità ha già chiesto una proroga del provvedimento, che scade lunedì. Per il momento però il governo è bloccato per una diatriba sul lockdown fra il primo ministro Benyamin Netanyahu, leader dei conservatori del Likud, e il ministro della Difesa Benny Gantz, capo del partito centrista Blue e Bianco. Gantz chiede l'imposizione di severe pene per chi viola il confinamento come condizione per il suo rinnovo.

La disputa si svolge sullo sfondo della rottura fra i due partiti, che ha portato alla convocazione di elezioni anticipate per fine marzo.