Coronavirus
L'offerta attraverso l'iniziativa Covax
Vaccini, Corea del Nord rifiuta 3 mln di dosi Sinovac
Favorire i Paesi gravemente colpiti

La Corea del Nord ha rifiutato circa tre milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 prodotto dal gruppo farmaceutico cinese Sinovac. La motivazione? Ha chiesto che i vaccini fossero "ricollocati a favore di Paesi gravemente colpiti", ha detto una portavoce dell'Unicef, agenzia dell'Onu che aiuta a consegnare i sieri per conto di Covax.
L'offerta, ha riferito il Wall Street Journal, è stata fatta nelle ultime settimane attraverso l'iniziativa Covax, il programma che coinvolge l'Oms e che è finanziato dai governi occidentali per aiutare i Paesi a basso reddito a ottenere i vaccini. Il ministero della Salute della Corea del Nord, ad oggi ufficialmente priva di contagi, ha rifiutato la spedizione a causa delle forniture globali limitate e le continue ondate di virus in atto altrove.
Il Paese, infatti, finora ha segnalato zero casi confermati di Covid-19 all'Oms. I suoi media statali hanno sollecitato una vigilanza costante nella campagna anti-epidemia della nazione, definita dal leader Kim Jong-un, "una questione nazionale" di sopravvivenza.
Lo stesso Kim, di recente, ha sanzionato e rimosso funzionari di vertice per non aver rispettato e dato attuazione alle misure "per prevenire la pandemia". Il Paese, che non ha i fondi e le risorse per acquistare i vaccini, ha chiesto assistenza tramite Covax, anche se non ha ancora ricevuto alcuna dose: una spedizione prevista all'inizio del 2021 di circa due milioni di dosi AstraZeneca ha subito finora ripetuti ritardi.
L'offerta, ha riferito il Wall Street Journal, è stata fatta nelle ultime settimane attraverso l'iniziativa Covax, il programma che coinvolge l'Oms e che è finanziato dai governi occidentali per aiutare i Paesi a basso reddito a ottenere i vaccini. Il ministero della Salute della Corea del Nord, ad oggi ufficialmente priva di contagi, ha rifiutato la spedizione a causa delle forniture globali limitate e le continue ondate di virus in atto altrove.
Il Paese, infatti, finora ha segnalato zero casi confermati di Covid-19 all'Oms. I suoi media statali hanno sollecitato una vigilanza costante nella campagna anti-epidemia della nazione, definita dal leader Kim Jong-un, "una questione nazionale" di sopravvivenza.
Lo stesso Kim, di recente, ha sanzionato e rimosso funzionari di vertice per non aver rispettato e dato attuazione alle misure "per prevenire la pandemia". Il Paese, che non ha i fondi e le risorse per acquistare i vaccini, ha chiesto assistenza tramite Covax, anche se non ha ancora ricevuto alcuna dose: una spedizione prevista all'inizio del 2021 di circa due milioni di dosi AstraZeneca ha subito finora ripetuti ritardi.