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Coronavirus

Taglio ridimensionato

Vaccini, Palazzo Chigi: "Johnson & Johnson fornirà 200 milioni di dosi all'Ue nel 2021"

Il vaccino di J&J, che richiede una sola dose, dovrebbe essere approvato l'11 marzo dall'Ema
 

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"In linea con il nostro accordo con la Commissione europea, Johnson&Johnson resta impegnata a fornire 200 milioni di dosi del suo vaccino Janssen Covid-19 nel 2021, a partire dal secondo trimestre".

Lo precisa una nota di J&J rilanciata anche dalla comunicazione di Palazzo Chigi, rimarcando come la società statunitense abbia ridimensionato la notizia del taglio delle dosi previste per l'Europa nel prossimo trimestre, garantendo comunque l'impegno di fornire 200 mln di dosi all'Ue nel 2021, a partire dal secondo trimestre.

"Per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi di fornire il nostro vaccino COVID-19, dall'inizio del 2020 ci siamo concentrati sulla costruzione di una rete di fornitura globale parallelamente allo sviluppo del nostro vaccino", spiega ancora J&J.

"Continuiamo ad avviare e attivare nuovi siti di produzione il più rapidamente possibile. Riconosciamo che questa è una sfida estremamente complessa, per noi e per tutti gli altri produttori di vaccini. Lavoriamo con i nostri partner, autorità di regolamentazione e governi per accelerare tutte le fasi del processo di produzione dei vaccini e per attivare i nostri siti di produzione non appena lo consentano le autorizzazioni delle autorità sanitarie. I nostri attuali piani di produzione ci consentiranno di raggiungere un miliardo di dosi l'anno entro la fine del 2021. Johnson & Johnson si impegna a rendere disponibile il suo vaccino Covid-19 senza scopo di lucro per l'uso in caso di pandemia di emergenza", conclude.

Palazzo Chigi
L'azienda Johnson&Johnson con una nota ha ridimensionato ieri sera la notizia del taglio delle dosi previste per l'Europa nel prossimo trimestre, garantendo comunque l'impegno a fornire 200 milioni di dosi all'Ue nel 2021, a partire dal secondo trimestre.

"Per quanto riguarda l'Italia - si sottolinea a palazzo Chigi - nel periodo dall'8 marzo al 3 aprile saranno fornite complessivamente circa 6,5 milioni di dosi. Nel secondo trimestre, invece, in Italia si registrerà un netto incremento delle dosi disponibili, per un ammontare complessivo di oltre 36,8 milioni di dosi per Pfizer, AstraZeneca e Moderna".

Telefonata Giorgetti-Breton
Il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha avuto un colloquio telefonico con il Commissario Europeo, Thierry Breton, sul tema della strategia europea sulla produzione dei vaccini anti-Covid. La telefonata segue l'incontro che Giorgetti e Breton hanno avuto a Roma giovedì scorso. Il Commissario Breton che è a capo della Task Force europea sui vaccini ha confermato gli impegni sui livelli di produzione europea dei vaccini e sulle aspettative di forte crescita nei prossimi mesi che consentirà di vaccinare la gran parte della popolazione europea.

Giorgetti ha confermato la disponibilità delle aziende italiane a essere attivamente inserite nel ciclo di produzione dei vaccini già approvati dall'Ema e dall'Aifa.

Alalrme ridimensionato
Johnson&Johnson aveva comunicato all'Unione Europea di avere problemi di approvvigionamento che avrebbero potuto complicare i piani per la fornitura di 55 milioni di dosi del suo vaccino contro il coronavirus nel secondo trimestre dell'anno. 

Il portavoce responsabile della sanità della Commissione Ue aveva indicato che Bruxelles "è in contatto con tutti gli sviluppatori di vaccini per assicurare una consegna di sufficienti quantità nei tempi previsti in linea con gli impegni assunti dalle aziende". 

La via per l'approvazione
Il vaccino di J&J, che richiede una sola dose, dovrebbe essere approvato l'11 marzo dall'Ema. L'azienda si è impegnata a fornire 200 milioni di dosi all'Unione europea per il 2021. J&J ha iniziato a lanciare il suo vaccino negli Stati Uniti questo mese, con l'obiettivo di fornire 100 milioni di dosi entro la fine di maggio, ma ha quasi ha dimezzato le sue previsioni di consegna per marzo a 20 milioni di dosi, mentre aumenta i nuovi impianti di produzione.

Un documento interno del ministero della salute tedesco e un programma pubblicato dal Ministero della Salute italiano il 3 marzo confermano che in base al contratto con l'Unione europea, J&J si era impegnata a erogare circa 55 milioni di dosi nel secondo trimestre, di cui circa 10 milioni alla Germania e 7,3 milioni all'Italia. Le forniture dovrebbero raddoppiare nel terzo trimestre, come dimostrano i due programmi, ma J&J non ha ancora fornito dati sulle consegne pianificate.