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MONDO

L' intervista al quotidiano La Provence

Valls: burkini incompatibile con i nostri valori

"Appoggio - ha detto il premier francese - coloro che hanno promosso dei decreti, se sono motivati dalla volontà di incoraggiare il vivere assieme" 

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Il premier francese Manuel Valls appoggia i sindaci che nel suo Paese hanno imposto il divieto al burkini, l'indumento femminile islamico da spiaggia che copre interamente il corpo. In una intervista al quotidiano La Provence, ha detto: "Le spiagge, come ogni spazio pubblico, devono essere difese dalle rivendicazioni religiose. Il burkini non è un nuovo tipo di costume da bagno o una moda. E' la traduzione di un progetto politico, di contro-società, fondato notoriamente sulla sottomissione della donna". Escludendo che Parigi possa legiferare in proposito, ha aggiunto che il burkini "non è compatibile con i valori della Francia e della Repubblica".

Valls ha detto di "capire i sindaci che, in questo momento di tensione, hanno il riflesso di cercare soluzioni, di evitare problemi per l'ordine pubblico". "Appoggio quindi - ha detto - coloro che hanno promosso dei decreti, se sono motivati dalla volontà di incoraggiare il vivere assieme, senza retropensiero politico". "Non accetto questa visione arcaica" della donna, ha sottolineato: secondo il primo ministro, dietro il burkini "c'è l'idea che, per natura, le donne siano impudiche, impure, che debbano quindi essere totalmente coperte". E questo, afferma, "non è compatibile con i valori della Francia e della Repubblica: di fronte alle provocazioni, la Repubblica deve difendersi". 

 Valls si è poi rivolto alle autorità musulmane nel suo Paese, invitandole a "condannare il velo integrale, condannare le azioni di provocazione che creano le situazioni di scontro". Ai musulmani francesi in generale ha poi chiesto, "alle loro autorità, alle loro famiglie, nei loro impegni personali, professionali e sociali, di dire che rifiutano questa visione mortifera dell'islam".


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A Cannes prime 3 multe a donne con burkini
Prime tre multe, a Cannes in Francia, a donne che indossavano il burkini, l'indumento femminile islamico da spiaggia che copre interamente il corpo. Lo riporta Le Parisien, precisando che le multe sono state comminate nel fine settimana, nel primo Paese francese a imporre il divieto al capo d'abbigliamento. Le tre donne, di 29, 32 e 57 anni, dovranno pagare ciascuna 38 euro, ha dichiarato l'ufficio del sindaco, il repubblicano David Lisnard. Altre sei donne che facevano il bagno interamente coperte da abiti sono state richiamate dalla polizia municipale, senza essere multate, e "hanno lasciato la spiaggia senza fare difficoltà", ha riferito una fonte al giornale. Oltre a Cannes, in Francia anche il comune corso di Sisco e quello di Villeneuve-Loubet hanno proibito il burkini, mentre quello di Le Touquet ha annunciato che lo vieterà prossimamente.

La polemica in Italia
Centrodestra sul piede di guerra dopo le parole pronunciate dal Ministro Angelino Alfano al Corriere: "Basta con le moschee fai da te che spuntano nei garage", ma sul velo 'burkini' "le nostre risposte, seppur dure, non devono mai diventare una provocazione potenzialmente capace di attirare attentati". 

Il leader della Lega Salvini chiede ai sindaci "che amministrano città italiane di mare di copiare l'esempio francese perche'" il burkini "è un simbolo di arroganza, di sopraffazione e violenza nei confronti della donna". Il vicepresidente del gruppo Lega Nord alla Camera incalza il ministro: "Contro fondamentalismo alzare orgoglio nostri valori". E Capezzone rileva come Alfano confonde la libertà religiosa con la segregazione delle donne. Voce fuori dal coro, Fabrizio Cicchitto che twitta:  "Libertà di andare in spiaggia col bikini e col burkini".