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ITALIA

Dopo la marea eccezionale che ha sommerso la città

Venezia va sott'acqua, scambio di accuse tra i partiti. Greenpeace: "Basta ipocrisia, agire subito"

Il Movimento 5 stelle accusa Zaia e la Lega di non aver fatto nulla per prevenire situazioni del genere. Nello stesso tempo Salvini accusa il governo di fare più danni della grandine. E mentre si chiede l'unità dei parlamentari veneti, il capo della protezione civile dice che l'emergenza è mettere in sicurezza il territorio

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L'eccezionale ondata di alta marea che ha sommerso Venezia sta influenzando anche la politica e le sue scelte di queste ore, ma sta anche portando a galla polemiche e prese di posizione. 

Consiglio dei ministri
Il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, a margine di un convegno organizzato da Itinerari previdenziali al Cnel: "Domani il Consiglio dei ministri esaminerà un provvedimento a sostegno di Venezia colpita dal maltempo. Al di là dei provvedimenti urgenti va completato il più rapidamente possibile il Mose in maniera tale che ci sia questo ulteriore elemento di difesa". baretta ha poi aggiunto che si discuterà anche di questioni come la sospensione delle tasse e dei mutui per la popolazione colpita dal maltempo.

Zaia: "Se Mose fosse in funzione avrebbe bloccato le maree"
"L'opera Mose è costata 5 miliardi di euro e ancora non è in funzione. Non si sa se funzionerà, ma farla funzionare costerà 80, 100 milioni l'anno. Non è un'opera della regione Veneto". Quella che si è verificata "è - ricorda Zaia - la seconda alta marea più alta della storia. Mai visto una devastazione come questa. Siamo preoccupati per le previsioni del tempo che prevedono ancora precipitazioni. Ho aperto l'unità di crisi ieri pomeriggio a dimostrazione che avevamo contezza delle previsioni. Oltre a Venezia c'è devastazione alla spiaggia di Caorle, a Chioggia e nel Polesine. Ci sono centinaia di milioni di euro di danni. Bisogna stare al fianco di questi veneti che hanno subito una ferita profondissima".

M5s: "Venezia è dimostrazione del fallimento leghista"
"Siamo vicini ai cittadini veneziani che stanno subendo danni enormi per una ondata di maltempo straordinaria, ma anche a causa di una politica che in questi anni non ha fatto nulla per prevenire situazioni del genere. Mentre a Venezia due persone sono già morte e la stessa Basilica di San Marco è a rischio, il partito che governa il Veneto da anni ha il coraggio di fare polemica politica contro il Movimento 5 Stelle. In queste ore, infatti, proprio Salvini accusa il Governo di fare più danni della grandine. Lui però dovrebbe saperlo bene: è proprio per via della fallimentare gestione politica leghista se oggi i cittadini veneziani si trovano in questa situazione e farebbe bene a chiedergli scusa. Ma non c'è tempo da perdere con le polemiche, quelle le lasciamo alla Lega. Noi pensiamo a mettere una moratoria su mutui per imprese, commercianti e famiglie, che ce lo stanno chiedendo. Supporteremo Venezia e i suoi cittadini con ogni mezzo". Così in una nota Luca Sut, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera e capogruppo della commissione Attività produttive.  

Rotta (Pd): "Zaia specula sul dramma" 
"Il comportamento del Presidente Zaia, che giova ricordarlo fa parte di una maggioranza che governa da tempo immemore la Regione Veneto e, per lungo tempo, ha guidato anche il Paese, è inaccettabile. Invece di assumersi le sue responsabilità e contribuire alla ricerca di soluzioni, specula su una vicenda che meriterebbe soltanto impegno. La politica è anche questione di stile: mentre i membri del governo sono a Venezia per esprimere vicinanza e solidarietà e seguire da vicino l'emergenza, il governatore e il partito di cui fa parte si lanciano in una becera campagna contro gli avversari. A quanto pare di tutelare cittadini e imprese gli interessa poco. Quello che conta è lucrare consenso su una emergenza drammatica che richiederebbe unità e coesione". Lo dichiara la deputata democratica Alessia Rotta, vice capogruppo vicaria del Gruppo.

Leu: "Italia del Green new deal dichiari emergenza clima"
"Il governo ha più volte dichiarato di voler dar corso a un Green new deal e che vorrebbe lo sviluppo sostenibile in Costituzione. Se questo esecutivo vuole essere davvero di svolta, può e deve mettere l’Italia all’avanguardia sul fronte dello sviluppo sostenibile e della lotta ai mutamenti climatici. A partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza climatica e da una finanziaria che inizi a tagliare gradualmente i sussidi dannosi per l’ambiente, ad alzare i ridicoli canoni di concessione per i beni pubblici come acqua, cave, o spiagge, e a rimodulare l’Iva tenendola più bassa per i prodotti che inquinano meno. Quanto sia urgente agire in questa direzione ce lo ricorda drammaticamente l'ondata di maltempo che sta sferzando l'Italia provocando vittime e gravi danni anche alle nostre città d'arte, come Venezia e Matera". Così la deputata Leu, Rossella  Muroni, sulla nuova strategia di investimenti energetici della Bei. "Per questo ho depositato da mesi una mozione per dichiarare lo stato di emergenza climatica che andrà in Aula alla Camera la prossima settimana e che impegna, tra l’altro, il governo ad accelerare la transizione energetica e a realizzare un Green new deal di ampio respiro che promuova la conversione ecologica della nostra società e della nostra economia", aggiunge.

Greenpeace: "Basta ipocrisia, servono azioni urgenti"
"L'ondata di eventi climatici estremi che in queste ore sta interessando da nord a sud vaste zone dell'Italia non è maltempo, ma la conseguenza della crisi climatica in corso. E quanto sta accadendo a Venezia non è, purtroppo, altro che un drammatico esempio dell'emergenza che già viviamo ogni giorno sulla nostra pelle", dichiara Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. Greenpeace chiede al governo italiano di fornire immediatamente supporto alle persone colpite da questi eventi estremi e di lavorare efficacemente sulle cause dei cambiamenti climatici, partendo da un rapido cambiamento dei piani energetici nazionali. In particolare, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima che il governo sta portando avanti - e che verrà approvato entro la fine dell'anno - prevede un massiccio utilizzo del gas per i decenni a venire. Così facendo si aggraverebbe la crisi climatica, perchè il gas è parte del problema e non della soluzione, come cercano di far credere governo e grandi aziende del settore. "Se politici e grandi aziende continueranno solo a rilasciare dichiarazioni, senza mettere in campo azioni concrete, saranno ritenuti responsabili dell'intensificarsi, in frequenza e violenza, degli eventi come quelli che stiamo registrando in queste ore. L'emergenza climatica che stiamo affrontando ha bisogno di vero coraggio, non di parole ipocrite e provvedimenti di facciata", conclude Iacoboni.

Borrelli: "Mettere in sicurezza il territorio"
"Io non abbasserei la guardia e non alzerei la bandiera bianca. Da inizio anno ci sono stati in Italia 174 eventi che hanno provocato danni, feriti e morti, siamo già a 33 morti. Dobbiamo lavorare per mettere in sicurezza il territorio. Io voglio ricordare che, se abbiamo registrato solo un morto, è perché il sistema di protezione civile ha funzionato". Così Angelo Borrelli, capo della protezione civile, al telefono a RaiNews24 da Venezia, colpita dall'ondata di maltempo. "Sono venuto prontamente qui, abbiamo fatto delle riunioni di coordinamento, adesso si sta gestendo la rimozione dei fanghi e dell'acqua, ma è attesa un'ondata ulteriore di marea", ha aggiunto.

Salvini
"Un patrimonio dell'umanità che il governo non può ignorare: per i danni provocati dal maltempo a Venezia si utilizzi subito uno dei tre miliardi che il governo vorrebbe regalare a chi paga con bancomat o carta di credito" Così il segretario della Lega Matteo Salvini annuncia un altro emendamento alla manovra insieme alla proposta di stanziare 100 milioni per la manutenzione del Mose. "Invece che prendersi a schiaffi e a fare più danni della grandine il Cdm dia risposte, trovino due minuti di tempo per dare risposta agli italiani che sono sott'acqua".

Lega: "Europa intervenga urgentemente"
La drammatica ondata di maltempo che ha investito Venezia, città patrimonio dell'umanità, impone un intervento urgente da parte dell'Europa che, attraverso l'attivazione del Fondo di Solidarietà Europeo e di tutti i possibili strumenti finanziari straordinari previsti per emergenze di questo tipo, metta velocemente a disposizione tutte le risorse necessarie per aiutare la città e i veneziani. Non c'è un minuto da perdere perchè, come ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia, stiamo parlando di una devastazione apocalittica e totale, con l'80% della città di Venezia finita sott'acqua e con danni ingentissimi e incalcolabili al tessuto economico e ad un patrimonio storico, culturale e architettonico unico al mondo". Lo dichiara l'europarlamentare della Lega, Mara Bizzotto, che in Europa ha già seguito la mobilitazione del Fsue per l'alluvione in Veneto del 2010 e per la tempesta Vaia del 2018.

"Stop alle polemiche"
"Venezia è finita sotto un'acqua alta eccezionale, ma tutta la costa veneta è stata flagellata dal maltempo, da Caorle fino a Polesine. Con il mare che è entrato per diversi metri nell'entroterra. Davanti a questa calamità serve una risposta immediata". E'quanto dichiara Roberto Caon, deputato di Forza Italia. "In casi come questi - prosegue Caon - il sistema Paese deve riuscire a reagire in modo efficiente e far vedere ai cittadini colpiti che non sono soli. Per questo mi auguro che per un giorno tutti i parlamentari veneti riescano a mettere da parte le polemiche e chiedere a gran voce un urgente intervento del governo nei confronti di tutte le zone colpite. Da parte mia va tutta la solidarietà ai veneziani, al sindaco Luigi Brugnaro, e a tutti gli altri veneti che si stanno già dando da fare per ritornare alla normalità".

De Magistris: "I sindaci lasciati soli"
''Siamo in un'epoca di cambiamenti climatici in cui è sempre più difficile fare previsioni, in cui i Governi non stanziano risorse per nuove tecnologie di protezione civile o per la manutenzione di edifici, di scuole,
di strade e noi sindaci veniamo lasciati con il cerino in mano e dobbiamo decidere sulla sicurezza di tutti a cominciare dai bambini''. Così in un video su Instagram il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito alla decisione di tenere chiuse le scuole cittadine oggi e ieri che non ha mancato di scatenare polemiche.
Decisioni che ''non sono prese né per divertimento né per gioco rispetto a una materia su cui ci sono pochissime certezze perché parliamo di previsioni e spesso i bollettini che ci arrivano dalla Protezione civile delineano scenari anche molto allarmanti con venti a 100 km orari o con piogge torrenziali. Io - afferma - provo a prendere decisioni equilibrate avendo come punto di riferimento principale la salute e soprattutto la sicurezza dei più piccoli. Pertanto - conclude -  continuerò a operare così. Ben vengano le critiche ma mi fanno un po' sorridere coloro che pensano soltanto al loro naso e non alla salute di chi gli è più caro come un bambino''.