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MONDO

Rajoy: "Prossima riunione a Madrid in aprile"

Lisbona, vertice Euro-Med: Gentiloni: "I valori dell'Unione europea non sono più scontati"

Il premier italiano: "Da vertice messaggio di fiducia e speranza"

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I leader dei sette Paesi del sud dell'Europa si sono incontrati a Lisbona per partecipare al vertice dei Paesi del Mediterraneo. Obiettivo: cercare  di trovare una posizione comune su temi come immigrazione, sicurezza e crescita economica.

Il padrone di casa, il premier portoghese Antonio Costa, ha accolto il presidente francese François Hollande e quello di Cipro, Nicos Anastasiades, e i primi ministri di Spagna, Mariano Rajoy; della Grecia, Alexis Tsipras; e dell'Italia, Paolo Gentiloni. Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato: "Organizzerò la prossima riunione a Madrid in aprile".

Dal vertice dei paesi del Mediterraneo "arriva un messaggio comune, di fiducia e speranza. Tra questi Paesi c'è una convergenza sui temi più importanti" dell'Unione europea, ha detto il premier italiano Paolo Gentiloni al termine del summit. "C'è fiducia in quello che siamo e quello che rappresentiamo, su quello che l'Unione europea ha raggiunto in questi 60 anni", ha spiegato Gentiloni, "il 25 marzo sarà un momento non di celebrazione ma anche di sintesi di quello che l'Unione europea rappresenta". 

Poi, dal premier italiano un avvertimento. "Quando si rappresenta l'Ue come il luogo della pace, del superamento delle dittature, della società aperta, forse si parla di cose che tempo fa avremmo potuto considerare banali o scontate. Non lo sono", ha detto Gentiloni. "Viviamo in tempi di crisi in cui riaffermare i valori dell'Unione europea ha uno straordinario valore di attualità".

"Non è necessario che il 2017 sia un anno di crisi per l'Unione europea o di rinvii. Il mondo non aspetta, le crisi non aspettano. dobbiamo utilizzare i prossimi appuntamenti", a partire da quello di marzo a Roma, "per cercare di disegnare una prospettiva per l'europa del futuro". 

E Gentiloni torna a ribadire che "la questione dei flussi migratori è importante e per affrontarla ciascuno deve assumere un pezzo di responsabilità. Non può essere un problema lasciato a questo o quel paese, bisogna fare passi avanti in Africa e Libia". 

Sul fronte economico, osserva Gentiloni, serve una Unione europea "che con più decisione e convinzione sia in grado di accompagnare il percorso di crescita degli stati membri. E' il momento di accompagnare la crescita con politiche di sostegno a investimenti e lavoro, con passi avanti nell'unione bancaria, con un'interpretazione intelligente e favorevole alla crescita delle nostre regole". 

Hollande: il protezionismo non è nel nostro dna
"L'Europa deve essere sicura, saper proteggere, essere più prospera", ha affermato Francois Hollande. "Abbiamo stabilito un percorso per l'Europa per riaffermare la fiducia" in vista delle celebrazioni dei Trattati di Roma, ha spiegato il presidente della Repubblica francese. Hollande ha sottolineato la necessità di una 'road map' per l'Ue, soprattutto sull'economia. "Il vertice di Roma è importante anche per il futuro" nel momento in cui arrivano "minacce dall'interno e dall'esterno", ha aggiunto.

"Ci sono sfide - ha osservato - che dobbiamo affrontare: dobbiamo avere un dialogo con l'Africa, una politica estera comune e un dialogo molto deciso con l'amministrazione americana", ha osservato. "Siamo stati sempre un continente aperto, sorto non contro gli altri, un continente che esprime valori di democrazia e di pace. Il protezionismo non fa parte del nostro dna europeo, dobbiamo essere molto chiari su questo. Noi vogliamo relazioni commerciali equilibrati. La posta del vertice di Roma è proprio questo", ha affermato ancora Hollande.     "Noi crediamo nell'Europa, siamo grati per quanto ha fatto ma chiediamo un'Europa piu' forte e unita", ha spiegato anche il premier portoghese Costa. (AGI)

Rajoy: servono politiche commerciali più libere
"Tireremo un bilancio di quanto avvenuto in Europa e poi parleremo del futuro". Così il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy. "L'Europa ha un sistema di benessere e progresso che non esiste da nessuna parte, è la prima potenza economica del mondo", dice Rajoy. "Dobbiamo difendere quello che è nostro, il luogo che amiamo e che ha il maggior livello di democrazia", aggiunge. Al vertice di Roma "dobbiamo discutere come andare avanti con l'integrazione, come affrontare il problema del terrorismo e della disoccupazione". "Dobbiamo investire di più e avere delle politiche commerciali più libere. Il commercio genera occupazione, è il primo antidoto contro la povertà", ha detto Rajoy. "L'Europa deve inviare un messaggio di unità che possa parlare di mercato unico, di unione fiscale, per dare certezze dei nostri Paesi", ha concluso il primo ministro spagnolo.

Tsipras, serve solidarietà. Appoggiare gli sforzi dei Paesi del sud
"L'Europa ha bisogno dei Paesi del sud", ha detto il primo ministro greco, Alexis Tsipras. "L'Unione torni ad essere una visione, le parole non bastano. Servono atti e azioni. Abbiamo deciso di rafforzare i nostri sforzi, per sottolineare l'importanza della solidarietà, che deve cominciare da tutti noi", ha aggiunto, "bisogna appoggiare gli sforzi dei Paesi del sud, sia sulla crescita che sull'immigrazione". "La Grecia ha bisogno della solidarietà, sempre rispettando i principi e i valori della democrazia", ha concluso.