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Coronavirus

Stasera Consiglio dei ministri

Seconda ondata: in arrivo misure più rigide per attività non essenziali

Alla Protezione civile due ore di colloqui tra i ministri Boccia e Speranza e i commissari per l'emergenza, in collegamento con i governatori delle Regioni. Il ministro della Salute convoca riunione del Cts e annuncia: ristoro per chi dovrà limitare l'attività. Entro lunedì previsto varo del nuovo Dpcm

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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato una riunione del Comitato tecnico scientifico, per mettere a punto le proposte di ulteriore stretta per contrastare i contagi. Alle 19, riunione con i capi delegazione dei partiti a Palazzo Chigi sull'emergenza Covid per poi proseguire per esaminare le questioni inerenti la legge di bilancio. Successivamente si riunirà il Consiglio dei ministri.

Palazzo Chigi: Conte parlerà domani
Il nuovo Dpcm dovrebbe arrivare tra domenica e lunedì, dopo il confronto tra il premier e le forze di maggioranza, mentre un incontro tra i presidenti delle Regioni dovrà elaborare le proposte di contrasto al coronavirus da presentare al governo. 

A proposito del Dpcm su cui sta lavorando il governo "le anticipazioni che si stanno rincorrendo in questi giorni e in queste ore sui mezzi di informazione sono da ritenersi fughe in avanti e ipotesi non corrispondenti a verità. L'invito del Governo agli organi di informazione è di evitare di alimentare confusione nei cittadini, in attesa di comunicazioni ufficiali che avverranno nella giornata di domani (domenica, ndr) con una conferenza stampa del Presidente del Consiglio". E' quanto affermano fonti di Palazzo Chigi.

Vertice Governo-Regioni
"L'idea di base è l'irrigidimento delle misure con una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali perché abbiamo necessità di limitare i contagi; interveniamo adesso con più forza sulle cose non essenziali per evitare di dover incidere domani sull'essenziale che per il governo è rappresentato da lavoro e scuola. È il tempo. Se decidiamo come governo di chiedere a qualche comparto di cessare o limitare le proprie attività ci facciamo carico del ristoro ". Così il ministro della Salute  Roberto Speranza nel corso del vertice in Protezione civile. 
 
"Nessuna intenzione del governo a definire un nuovo pacchetto di misure senza condividerlo prima con le Regioni, così come abbiamo sempre fatto", ha detto il ministro Francesco Boccia durante il vertice governo-Regioni.

Il vertice alla Protezione Civile fra il Governo - rappresentato dai ministri della Salute Speranza e degli Affari regionali Boccia, dal Commissario Arcuri e dal Capo della Protezione Civile Borrelli  - e i presidenti di Regione, in collegamento, sulle nuove misure contro la seconda ondata dell'emergenza Covid, è durato circa due ore.

Al termine, il ministro per le Regioni Boccia ha lasciato la sede della Protezione civile senza fare dichiarazioni ma, da quanto riportano fonti stampa, Boccia ha detto  ai governatori delle Regioni che con l'autunno si apre una "fase nuova" in cui le "reti sanitarie sono forti ma dobbiamo evitare lo sfondamento come era accaduto a marzo in alcuni territori. La cintura di protezione della prevenzione territoriale va irrobustita ogni giorno di più". 

Tamponi e terapie intensive
"Su tamponi, terapie intensive, medici di base, serve essere tempestivi, immediati e collaborativi" e su questo, ha assicurato, c'è "massima attenzione del governo e disponibilità totale".

Nella riunione con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, le Regioni e il commissario Domenico Arcuri si è discusso delle nuove disposizioni che potrebbero essere adottate. Le disposizioni potrebbero essere più restrittive per le regioni a rischio maggiore. Fuori discussione un nuovo lockdown, esplicitamente escluso dal premier Conte.

Trasporti e movida
"Sulla movida potremmo fare uno sforzo in più, capiamo se una stretta sugli orari serali" sia opportuna "per evitare assembramenti; lavoriamo insieme sui trasporti", e ancora una "mossa netta sullo smart working, direi di arrivare anche al 70-75%", sono alcune delle ipotesi messe sul tavolo dal ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso del vertice con le Regioni.

"Ci sono ancora luoghi in cui la mascherina non è utilizzata", avrebbe sottolineato Speranza, come "gli sport di contatto, ad eccezione dei professionisti che seguono protocolli", mentre "sugli eventi capiamo insieme dove fissare l'asticella".