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MONDO

Il Piano Ue

Migranti, oggi il vertice Ue per la missione congiunta nel Mediterraneo

A Bruxelles si incontrano i ministri dei Paesi membri per varare una strategia comune per la lotta ai trafficanti. Sul tavolo anche le quote di migranti richiedenti asilo che i singoli Stati dovrebbero ospitare

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Nel 2014 nell'Unione Europea sono state presentate 185mila domande di asilo. Numeri importanti, diffusi da Eurostat nel giorno in cui i ministri degli Esteri e della Difesa dei Paesi membri si incontrano a Bruxelles per due sessioni del consiglio Ue, per discutere, fra gli altri temi, dell'emergenza migranti nel Mediterraneo.

L'obiettivo è lo stop alla tratta di migranti dalle coste del Nord Africa a quelle dell'Europa meridionale. Una battaglia che l'Ue è decisa a combattere insieme, dando la "caccia" agli scafisti. Per questo oggi dovrebbe avere il via libera la missione navale, approntata dopo il vertice straordinario del 23 aprile scorso. 

Lo scopo della missione - chiamata Eunavfor Med - sarà quello di individuare i barconi utilizzati nella tratta e di distruggerli nei porti della Libia.

L'operazione dovrebbe ottenere il mandato dell'Onu e il via libera definitivo dal Consiglio Europeo del 24 e 25 giugno. I costi stimati sono di 14 milioni di Euro e saranno condivisi dai Paesi partecipanti. 

Non solo la missione. Oggi probabilmente sarà chiarita la questione delle quote di migranti richiedenti asilo che dovranno ospitare i singoli Paesi. Un'ipotesi osteggiata dalla Francia. 

Alfano: "Sulle quote, l'Ue non torni indietro"

 "La Francia è sempre stata al nostro fianco nel chiedere un intervento dell'Europa in materia di immigrazione, sarebbe assurdo se avesse cambiato posizione proprio adesso". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in una intervista al Corriere della Sera, commenta le parole del premier Manuel Valls sulla contrarietà alla fissazione delle quote. E si dice "certo che tutto si chiarirà, perché abbiamo un obiettivo comune e dubito che si possa tornare indietro".

E aggiunge: "E' molto importante che si stabiliscano in fretta criteri chiari per la distribuzione dei profughi, che non ci siano equivoci di alcun tipo e che ogni Paese conosca perfettamente le regole in modo da potersi adeguare". Il ministro non vuole neanche prendere in considerazione l'ipotesi che il ricollocamento avvenga dopo il riconoscimento dello status di rifugiato perché "per completare la procedura i tempi sono quelli che sono, nonostante i grandi sforzi che stiamo facendo per renderli i più brevi possibile e ciò rischia di vanificare il raggiungimento dell'intesa in sede europea ottenuto con estrema fatica". E' invece consapevole che l'Ue potrebbe decidere di fissare un tetto al numero dei migranti da distribuire, almeno nella prima fase: "Per noi è importante aver abbattuto il muro del trattato di Dublino, il resto lo vedremo tutti insieme".


Mogherini: "Gli stati consentano all'Ue di essere efficace"
La condivisione della responsabilità fra gli Stati europei per la gestione degli
immigrati una volta giunti nel continente "è parte integrante della strategia complessiva": ecco perché il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, si aspetta "che gli Stati -quegli stessi Stati che hanno chiesto all'Europa di agire, di
agire velocemente e di agire efficacemente- consentano all'Europa, perché Europa siamo tutti quanti noi insieme, di essere efficace in questa azione in tutti i suoi aspetti".


La proposta inglese: una nave e 200 militari

La Gran Bretagna è pronta a fornire 200 militari della Royal Marine, una nave, droni e tecnologia per attività di intelligence al quartier generale militare che guiderà le operazioni armate contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo, come parte dell'impegno assunto da nell'ambito degli sforzi europei per identificare e distruggere i barconi utilizzati dagli scafisti. La proposta britannica, secondo quanto si legge sul Times, sarà avanzata dai ministri degli Esteri e della Difesa Philip Hammond e Michael Fallon, che parteciperanno alla riunione di oggi a Bruxelles con gli omologhi europei. Il governo di Londra avrebbe deciso di partecipare alle operazioni dell'Ue con l'invio di una nave, molto probabilmente la Lyme Bay, secondo le indiscrezioni riferite dall'Express. Anche se, tecnicamente, non si tratta di una nave da guerra, la Lyme Bay è in grado di trasportare 24 carri armati Challenger 2, e può montare due cannoni da 30mm DS30B, quattro mini-armi Mk.44, sei mitragliatrici da 7,62 mm e due sistemi d'armi a controllo radar Phalanx.