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EUROPA

Le trattative

Consiglio Europeo. Divergenze sui fondi. Conte vuole risposta adeguata. Merkel: "Accordo difficile"

Al suo arrivo al Consiglio europeo dedicato al Recovery Fund il premier Conte ha detto che "la linea rossa italiana è che la risposta sia adeguata ed effettiva, cioè concretamente perseguibile", pur essendo consapevole delle "divergenze esistenti" fra i partner Ue. "Una soluzione è possibile", ed è "quello che si aspettano i nostri cittadini" dice la presidente della Commissione von der Leyen, ma il premier olandese Rutte, da parte sua, vede "poco meno del 50% di possibilità" per una intesa. Angela Merkel osserva che nel summit bisognerà "lavorare sodo" perché le divergenze "sono ancora molto, molto grandi"

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Prosegue da ore a Bruxelles il Consiglio europeo. Sul tavolo il nodo dei fondi Ue per la ripresa post-Covid. "Forte intesa" tra Conte e Macron nella direzione di una "risposta ambiziosa" e immediata.

Sanchez contro Rutte. Si preannuncia una maratona negoziale 
Secondo quanto trapela da fonti diplomatiche il premier spagnolo Sanchez, nella prima parte della riunione al vertice dei leader, ha preso la parola a lungo contro la richiesta dell'olandese Rutte di legare la governance del Recovery Fund ad un voto all'unanimità in Consiglio sull'attuazione delle riforme strutturali. Per il momento però i Paesi Bassi non stanno cedendo su niente. 
  
Il richiamo di Sassoli
Durante la sua introduzione in apertura del vertice Ue, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha "richiamato tutti a grande responsabilità" in quanto "siamo in un momento storico dell'Europa" dove occorre "mettere in campo misure per sostenere la ripresa dei Paesi e proteggere i cittadini". In conferenza stampa, Sassoli ha aggiunto: "Non possiamo permetterci di non avere un accordo in Consiglio, qualsiasi rinvio potrebbe portare ad altri rischi".    

Il presidente del Parlamento cita "un'aria di tempesta finanziaria, che se non c'è un'Europa che decide potrebbe abbattersi sulle nostre finanze pubbliche". La decisione che arrivera' dal Consiglio "andrà poi negoziata con il Parlamento europeo, che considera il quadro finanziario pluriennale e il piano di ripresa un pacchetto unico" e la divisione del piano "non andrebbe bene al Parlamento, che ha autorità di bilancio sul quadro finanziario pluriennale". Il Parlamento appoggia la proposta dei 750 miliardi nel Recovery Fund, ribadisce Sassoli, "anche nella ripartizione tra sovvenzioni e prestiti". "Rinviare le decisioni sarebbe una sconfitta per tutti", conclude.

 "La  comunita' nazionale italiana ha sofferto e sta soffrendo  molto ma, nell'interesse di tutti i cittadini europei, la  linea rossa italiana è che la risposta sia adeguata e che  sia effettiva, concretamente perseguibile" ha detto il  presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivando a  Bruxelles.
 
Meno ottimista la cancelliera tedesca Angela Merkel: "Devo dire che le differenze sono molto, molto grandi, quindi non posso prevedere ancora se raggiungeremo un risultato. Sarebbe auspicabile, ma dobbiamo affrontare la realtà. Serve davvero molta buona volontà per trovare compromessi da parte di tutti, se vogliamo ottenere qualcosa di buono per l'Europa", ha proseguito, aggiungendo: "In questo senso mi aspetto negoziati molto difficili".
  
Conscio delle difficoltà di oggi anche il presidente del Consiglio Europeo Michel: "Anche se l'incontro odierno sarà complicato, sono convinto che con coraggio politico sia possibile raggiungere un accordo. Abbiamo lavorato duramente per preparare questo vertice, so che sarà difficile: non si tratta solo di soldi ma di persone, del futuro dell'Europa, della nostra unita'".
 
"Siamo davanti a una riunione storica perchè la situazione che stiamo attraversando è inedita" ha detto Pedro Sanchez, primo ministro spagnolo, prima dell'inizio del vertice Ue a Bruxelles. Quella che ci troviamo di fronte, aggiunge il politico socialista, è "la pandemia più grave subita dall'umanità negli ultimi 100 anni" e "di conseguenza tutti i leader degli Stati membri oggi e domani sono chiamati a trovare un buon accordo per i nostri concittadini, che stanno soffrendo in prima persona le conseguenze sanitarie, economiche e sociali della pandemia".     Tale compromesso deve mettere in campo "un fondo di ripresa che deve trasformare le nostre economie rendendole più resilienti, verdi, digitali, inclusive e che si mettano come obiettivo non solo la coesione territoriale, ma anche quella sociale". "La Spagna - prosegue Sanchez - si presenta a questo vertice con la volontà di arrivare a un accordo difendendo logicamente i nostri interessi nazionali nell'ambito dell'agricoltura, della governance del Recovery Fund e su quali politiche dovrà concentrarsi (il fondo)". Solo "con un animo costruttivo potremo arrivare a un accordo", ha concluso.
 
"Stimo una possibilità inferiore al 50% che troveremo un accordo questo fine settimana. Inoltre, alla fine, il contenuto è più importante della velocità. Un compromesso debole non farà avanzare l'Europa". Così il premier olandese, Mark Rutte, parlando ai giornalisti davanti alla Rappresentanza permanente olandese a Bruxelles, secondo quanto riporta Politico.

Le "condizioni" per avere un buon accordo, ha detto il premier olandese, sono due: la prima è stabilire a un "livello sufficiente" l'entità dei "rebate", gli sconti sulle contribuzioni nazionali al Qfp di cui godono cinque Stati membri fra i più ricchi (tra cui l'Olanda); la seconda è "un chiaro impegno per le riforme" da parte degli Stati beneficiari dei fondi Ue del Recovery plan, e "la garanzia assoluta che siano realizzate".
 
"Oggi il vertice dei paesi europei sulla proposta della Commissione #NextGenerationEu. Coraggio, ambizione, unità. E un po' di fortuna #venerdi17". Lo scrive Paolo Gentiloni, commissario europeo per l'Economia, su twitter poco prima dell'inizio del Consiglio europeo di Bruxelles che dovrà prendere decisioni su recovery fund.
  
"Se facciamo la cosa giusta possiamo superare questa crisi in modo più forte. Tutti i pezzi necessari sono sul tavolo e la soluzione è possibile". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, arrivando al Consiglio europeo. "La soluzione - ha aggiunto von der Leyen - è quello che i cittadini dell'Ue si aspettano da noi. E' il nostro lavoro". Secondo von der Leyen "il rischio di una nuova ondata della pandemia rimane e tutto il mondo ci guarda: si chiede come l'Europa riuscirà a restare unita".

La Danimarca rilancia
Un budget europeo 2021-2027 ridotto a 1.050 miliardi da 1.074, cioè con una riduzione di 24 miliardi rispetto alla proposta avanzata del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, è la cifra messa sul tavolo dalla Danimarca (tra i Paesi frugali con Olanda, Austria e Svezia) durante la trattativa. Una cifra che anche gli olandesi sarebbero pronti a sottoscrivere e che potrebbe essere un punto di mediazione, a patto che la trattativa sul resto della partita, cioè il Recovery Fund,accontenti tutte le parti. 

Kurz, posizioni ancora "molto distanti" su Recovery Fund
Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha riferito di aver "coordinato" con i leader di Danimarca, Svezia e Olanda il suo approccio ai negoziati e ha ribadito che "non verra' appoggiata alcuna misura che porti a una situazione permanente di una 'Transfer Union', un'Unione cioe' che trasferisce fondi dai Paesi piu' ricchi ai piu' poveri.      "Mentre sono stati fatti passi positivi sul quadro finanziario pluriennale", scrive Kurz su Twitter, "le posizioni all'interno degli Stati membri rimangono molto distanti sul Recovery Instrument specialmente sul suo volume, finanziamento e obiettivo". "Serve", ha ammonito, "che il Recovery Instrument sostenga le transizioni verde e digitale, le riforme strutturali e vada a beneficio di coloro che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi del Covid-19. Non appoggeremo nessuna misura che porti a una permanente Unione dei trasferimenti" di fondi dai Paesi ricchi a quelli piu' poveri. 

Gualtieri, siamo determinati e combattivi
"Siamo determinati  e combattivi".Così il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, parlando della trattativa in corso in Ue sul Recovery Fund, nel suo intervento al congresso Ali. "Riteniamo necessario un esito tempestivo e rapido del negoziato. E quindi - dice - spingiamo per una conclusione rapida e teniamo altra la nostra ambizione:ci opponiamo a ridimensionamento della proposta della commissione".  
"No a veti nazionali"
In serata il ministro è tornato sulla possibilità di porre il veto da parte dei singoli paesi. "Ci sono alcuni paesi che vorrebbero che un singolo Paese possa bloccare la corretta erogazione delle tranche" del recovery fund. "Questa è una linea rossa, non passerà mai l'unanimità sull'esborso di singole tranche".



Scambio di battute
Scambio di battute tra il premier Giuseppe Conte e il primo ministro olandese Mark Rutte, a margine dei lavori del Consiglio europeo. I due leader, che si sono incontrati la scorsa settimana a L'Aja, si sono fermati a parlare prima dell'inizio della riunione plenaria, questa mattina. A quanto si può vedere dalle immagini diffuse dai canali europei, con i due si sono trattenuti a parlare prima il bulgaro Bojko Borisov, poi anche la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il confronto dei 27 capi di Stato e di governo sul Recovery plan prosegue da sei ore e nulla al momento trapela da fonti italiane.