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MONDO

Dallo scoppio dell'epidemia: 1229 i decessi

Ebola: in 3 giorni 113 nuovi casi di contagio, 84 morti

La Tunisia predispone un programma speciale di prevenzione contro la propagazione del virus. Medici senza frontiere: sei mesi per controllare epidemia

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Ebola (AP Photo/Abbas Dulleh)
In tre giorni, tra il 14 e il 16 agosto 2014, sono stati registrati 113 nuovi casi di contagio da virus di Ebola, tra confermati o sospetti, e 84 decessi tra Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone. Dallo scoppio dell'epidemia nei 4 paesi - riporta l'Organizzazione mondiale della Sanità  - il bilancio delle vittime sale a quota 1229 su 2240 casi. 

Secondo le previsioni di Medici senza frontiere, diffuse ieri, ci vorranno almeno sei mesi perché l'epidemia di Ebola in Africa Occidentale possa essere messa sotto controllo. Il presidente Joanne Liu fa sapere che "la situazione sta peggiorando più velocemente del previsto e il virus si muove più in fretta rispetto alla risposta che possiamo dare". Parlando a Ginevra dopo la sua visita nella zona del contagio, ha spiegato che anche se l'epicentro iniziale dell'epidemia è stato in Guinea e il suo ritmo lì è rallentato, ora il focolaio principale è in altri paesi, in particolare in Liberia.

Intanto la Tunisia predispone un programma speciale di prevenzione contro la propagazione del virus Ebola, nonostante nessun caso sia stato registrato. L'Osservatorio nazionale delle malattie nuove ed emergenti (Onmne) rivela che è stata creata una commissione per la sorveglianza della malattia e sono stati allertati gli ospedali di Rabta e quello militare a Tunisi, e quelli di Sousse, Monastir e Sfax per assicurare cure adeguate agli eventuali casi sospetti che si dovessero verificare.

Lunedì in Austria i test hanno allontanato il sospetto del virus sul cadavere di una donna inglese morta al rientro da un viaggio in Nigeria. Mentre in Gran Bretagna l'Universities Uk, l'organismo che riunisce i vice rettori di tutte le università britanniche, ha predisposto una guida per gestire il flusso di studenti in arrivo dai paesi colpiti dall'epidemia.