Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/visinint-1eceaf8d-2826-4f2f-8aba-413bac79fa8a.html | rainews/live/ | true
SPORT

"Non andrò a Sochi per fare il turista"

Visintin, il numero uno al mondo cerca il colpaccio all'Olimpiade

Intervista esclusiva al 24enne di Merano, leader nella classifica di Coppa del mondo di snowboardcross. Non si nasconde: "L'obiettivo è una medaglia, ma se arriverò in finale cercherò di battere tutti"

Condividi
Omar Visintin (Fis - Oliver Kraus)
di Andrea BettiniCervinia (Valle d'Aosta)
“Sicuramente non andrò lì a fare il turista”. Omar Visintin, alpino 24enne di Merano, arriva a Sochi come uno dei favoriti. Lo sa e non si nasconde. In questa stagione nello snowboardcross finora è stato il migliore: con tre podi in quattro gare, è primo nella classifica generale di Coppa del mondo. Quella di Sochi sarà la sua prima Olimpiade ed è determinato a lottare per una medaglia. Gli avversari sono agguerriti, ma chi fa snowboardcross è abituato a sgomitare per stare davanti.

Manca una settimana all’inizio dei Giochi. Come procedono gli ultimi preparativi?
In questo momento stiamo facendo degli allenamenti a Cervinia con la Nazionale. Io sto bene. La settimana prossima lavoreremo per altri tre giorni, poi ci riposeremo un po’ per cercare di arrivare al 100% a Sochi.

La tua gara è in programma a metà febbraio e per te sarà la prima esperienza olimpica. Come stai vivendo la vigilia?
Per ora sono abbastanza tranquillo. Sicuramente sarò un po’ più nervoso quando sarò a Sochi e ci avvicineremo all’evento, però adesso sto affrontando la preparazione senza pensarci troppo.
 
In quattro prove di Coppa del mondo finora sei salito tre volte sul podio e sei primo nella classifica generale. Guardando ai risultati, puoi puntare davvero in alto...
Sicuramente non andrò lì a fare il turista, ma per dare il massimo come faccio in ogni gara di Coppa del mondo. Quest'anno sto andando forte. Il mio obiettivo è vincere una medaglia, anche se non sarà facile perché c’è tanta concorrenza.
 
L’Associated Press ha da poco pubblicato i suoi pronostici sui risultati dell’Olimpiade: ti hanno assegnato la medaglia di bronzo. Ti accontenteresti?
Quella di bronzo è una medaglia quindi rientrerebbe nei miei obiettivi, però se arriverò in finale cercherò di battere tutti. È meglio il primo posto, ma in ogni caso anche il terzo non sarebbe male.
 
Nel 2012 a Sochi hai vinto una gara di Coppa Europa, mentre l’anno scorso sei arrivato settimo in Coppa del mondo. Come è la pista?
È molto bella: è abbastanza lunga e completa. Ha tratti molto scorrevoli e altri molto tecnici. A me piace e da quanto ho sentito la pensano così un po' tutti gli atleti.

Lo snowboardcross è uno sport spettacolare dove bisogna anche sgomitare per stare in piedi e per stare davanti agli altri. È sempre una battaglia, figurarsi all'Olimpiade. A Sochi servirà più cattiveria del solito...
All’Olimpiade tutti vorranno vincere. Ci sarà gente un po’ più aggressiva, comunque anche in Coppa del mondo non si scherza. Ci sarà chi punterà su questo aspetto e chi cercherà di stare più tranquillo e non incrociare le linee. Io sceglierò al momento la strategia che mi sembrerà migliore.

Chi sono i favoriti?
Gli americani, l’australiano Alex Pullin e tutti gli italiani, anche se poi in ogni gara può spuntare fuori qualcuno. Nello snowboardcross può succedere di tutto.

In generale che cosa ci si può aspettare dallo snowboard azzurro a Sochi?
Nello snowboardcross e nell’alpino, le discipline che conosco meglio, l’Italia è molto forte. Penso che arrivare a medaglia sia possibile.

Il tema della sicurezza dell’Olimpiade è sempre al centro delle cronache. Le minacce terroristiche vi fanno paura?
No, siamo tranquilli e non pensiamo troppo a queste cose. Tra l’altro le Olimpiadi sono sempre state un po’ nel mirino: le minacce ci sono da sempre. Non ci piace, però per quanto ci riguarda noi andiamo lì a partecipare a una gara e ci concentriamo sull’aspetto sportivo.