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ECONOMIA

Tim, la replica di Elliott: da Vivendi luoghi comuni, occorre Cda indipendente

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Nuovo attacco di Elliott a Vivendi in vista del Cda di Telecom Italia di martedì prossimo: "Vivendi si riferisce ripetutamente a se stessa come l'azionista 'principale' di Tim. In realtà no. E' solo il più grande azionista" ma "i suoi interessi" non sono più importanti di quelli di altri azionisti", ha scritto in una nota il fondo Usa denunciando i "luoghi comuni" delle ultime dichiarazioni del colosso al Cda del 17 aprile. Dichiarazioni, ha aggiunto, nelle quali Vivendi "difende la gestione fallimentare della società" e che "rafforzano la convinzione del fondo Elliott che Tim ha bisogno di board composto da membri realmente indipendenti che finalmente mettano come priorità gli interessi degli azionisti per migliorare la governance e la performance".   

  "Quando le autorità italiane affermano pubblicamente che Vivendi è un azionista pessimo, è chiaro che lo status quo è insostenibile", ha aggiunto il fondo Usa. "E' tempo di cambiare in Telecom Italia. Elliott ritiene che gli azionisti abbiano bisogno di un consiglio unito, non di uno diviso e preso da contenziosi con i propri sindaci. Gli azionisti meritano l'opportunità di sbloccare un valore significativo supportando la proposta di Elliott, che inizia con l'elezione di un cda veramente indipendente il 24 aprile".