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MONDO

Tre giorni di ricerche

Volo Malaysia, l'aereo scomparso nel nulla

A 70 ore dalla scomparsa nessuno ha idea di che fine abbia fatto il volo Malaysia Airlines MH370 con 239 persone a bordo. Nessuna traccia, nessun indizio e anche la pista terrorismo non porta sviluppi. Inquirenti ancora all'oscuro dell'identità dei due passeggeri che si sono imbarcato con i passaporti rubati

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le ricerche del boing scomparso
L'aereo sembra davvero scomparso nel nulla. A tre giorni dalla scomparsa nessuno ha idea di che fine abbia fatto il volo Malaysia Airlines MH370, volatilizzatosi nella notte tra venerdì e sabato con 239 persone a bordo, in maggioranza cinesi. Tra i passeggeri anche quattro francesi e tre americani.

"Un mistero"
Un "mistero senza precedenti", lo ha definito il capo dell'authority dell'aviazione civile malese spiegando che non è stata ancora trovata nessuna traccia del relitto. Non è del Boeing 777 la scia di carburante trovata in mare, ma proviene da una nave. E non appartiene al volo l'oggetto giallo avvistato in mattinata e nemmeno quelli individuati domenica sera. ll pezzo di gomma giallo che si pensava fosse di uno scivolo o di un giubbotto di salvataggio invece era solo un cavo ricoperto di alghe. Nonostante il progressivo allargamento del raggio di azione della task force multinazionale, che comprende ormai un'ottantina tra aerei e navi, non c'è ancora nessun ritrovamento che abbia a che fare col volo Kuala Lumpur-Pechino sparito senza lanciare alcun segnale di allerta dopo due ore di tragitto.

Nessun indizio, la pista terrorismo che non porta sviluppi e l'identità dei passeggeri sospetti ancora ignota.

Le telecamere di sorveglianza
Ancora ignota l'identità dei due passeggeri imbarcatisi con i passaporti rubati dell'italiano Luigi Maraldi e di un austriaco, nonostante alcuni elementi siano emersi dai filmati delle telecamere ai controlli dell'immigrazione. Dal video delle telecamere è stato identificato uno dei due uomini saliti a bordo con un passaporto rubato, di cui però ancora non si sa nulla. Non è malese ha detto il capo della polizia che ha dichiarato "Stiamo ancora cercando di accertare se (i due sospettati di aver utilizzato false identità) fossero entrati legalmente o illegalmente". Prima viene detto che i sospettati sono asiatici, voce poi smentita da un alto funzionario. Hanno una certa somiglianza con Balotelli, l'identikit del capo dell'aviazione civile Azharuddin Abdul Rahman.
 
Un terzo passeggero cinese inizialmente sospetto è stato invece identificato, mentre le autorità locali stanno indagando su altre cinque persone che dopo aver fatto regolarmente il check in non si sono mai presentate al gate. Il loro bagaglio, come accade in questi casi, è stato quindi sbarcato dall'aereo prima del decollo.

Perde terreno la pista terrorismo
Il collegamento tra i due falsi passaporti europei e la possibile pista terroristica, ancora indagata dalle autorità, sembra però perdere peso dopo le rivelazioni dell'agenzia viaggi di Pattaya (Thailandia) che ha emesso quei due biglietti il giorno prima. Intervistata dal Financial Times, la titolare ha ammesso che l'acquirente era un intermediario iraniano che aveva cambiato all'ultimo l'iniziale prenotazione dei biglietti per l'Europa, con un'altra compagnia e un tragitto dal costo minore. 

La Cina critica la Malaysia per la lentezza delle ricerche
La Cina, che conta 153 suoi cittadini tra i dispersi, ha criticato oggi la Malaysia per la lentezza delle operazioni di recupero. Il primo ministro malaysiano Najib
Razak ha ammesso che tutte le procedure negli aeroporti del Paese sono sotto revisione. Alle operazioni partecipano 20 aerei e 40 navi provenienti da sette nazioni diverse, tra queste oltre a Malaysia e Vietnam anche Filippine, Singapore, Stati Uniti e Cina.