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POLITICA

Il voto sulle riforme costituzionali

Referendum il 4 dicembre, l'opposizione insorge

Il Movimento 5 Stelle spara a zero contro la data del 4 dicembre: "Data indegna, Renzi non ci ha consultato. Renzi sembra il prestigiatore del gioco delle tre carte". E tutta l'opposizione contesta la scelta del premier. Ma Renzi va dritto e sceglie Firenze, giovedì 29 settembre, per dare il via alla campagna ufficiale per il Sì

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di Tiziana Di Giovannandrea
La decisione del Consiglio dei ministri di votare domenica 4 dicembre per il referendum sulle riforme costituzionali ha scatenato l'ira delle opposizioni.

MoVimento 5 Stelle: sulla data melina indegna
 "E` grave che Renzi abbia scelto la data del referendum costituzionale senza neanche consultarsi con le opposizioni. Ed è altrettanto grave e vergognoso che abbia negato ai cittadini, per così tanto tempo, la possibilità di esprimersi su un tema così delicato e importante, facendo un`indegna melina. Inoltre, se avesse potuto, il Presidente del Consiglio ci avrebbe fatto votare a Natale o, magari, a Capodanno, nella speranza di scoraggiare la maggioranza degli italiani, che è a favore del no, a recarsi presso le urne e nel tentativo di arrivare a mangiarsi il panettone". Così  i deputati M5S della commissione Affari costituzionali della Camera, che aggiungono: "Renzi sembra uno di quei prestigiatori del gioco delle tre carte che, pur di vincere, sono disposti a tutto, truccando le regole e prendendosi gioco di tutti".

Sinistra Italiana: due mesi in più di propaganda non cambiano il risultato
"Il capo ha deciso 4 dicembre. Se poteva portava il referendum a Natale. Ma due mesi in più di propaganda non cambiano esito. Tanto vince il No". Così Arturo Scotto, deputato capogruppo di Sinistra italiana, partrito che contestava da giorni la data di dicembre perché ridurrebbe l'affluenza e farebbe recuperare gli avversari del Sì.

Forza Italia: Renzi scappa dalla democrazia
Per Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, "il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, com'era ormai prevedibile sceglie di collocare la consultazione costituzionale nella data più lontana possibile: il 4 dicembre. Semplicemente il premier mai eletto tenta così, ancora una volta, di prendere tempo e di scappare dalla democrazia. Spera di sfruttare ancora per parecchie settimane i media e le televisioni prima dell'inizio della par condicio". "Renzi - ha aggiunto Brunetta - se l'è cantata e se l'è suonata da solo, come sempre. Aveva detto che per individuare la data del referendum avrebbe sentito le opposizioni, avrebbe coinvolto anche le formazioni politiche che non sostengono il suo governo. Come al solito ha fatto l'esatto contrario di quanto annunciato. Non ha consultato nessuno. Ha imposto al Consiglio dei ministri il suo volere e i membri del suo esecutivo hanno ancora una volta accettato passivamente i diktat del capo".

Per il senatore Maurizio Gasparri la data del 4 dicembre è ridicola ma importante è votare. "Così Renzi dirà più fesserie ma perderà voti. È chiaro - ha aggiunto - che Renzi ha scelto la data più lontana possibile nell'illusione di raccontare bugie con la legge di stabilità e recuperare il terreno perduto. Più fesserie dirà, meno voti prenderà. Il giochino della data gli servirà a poco anche se costringe gli italiani ad andare a votare quasi a Natale".

Fratelli d'Italia: è la data di scadenza del governo
Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia: "Finalmente gli italiani conoscono la data di scadenza di questo Governo abusivo: il 4 dicembre si vota e se vince il NO Renzi va a casa".

Partito democratico: adesso cominci un confronto nel merito
Debora Serracchiani, vicesegretaria del Pd: "Adesso mi auguro che possa iniziare un confronto nel merito e cessino le polemiche di contorno che nulla hanno a che fare con il senso profondo delle riforme". Per Serracchiani "il Paese è chiamato a una grandissima prova di democrazia, che mette nelle mani del popolo l'opportunità e la responsabilità di modernizzare la Carta costituzionale. Ci attende un evento di straordinario rilievo".