Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/voto-Spagna-Polonia-scuote-Europa-pressing-su-Grecia-2546729d-259e-49aa-9fcf-65ed312e38e5.html | rainews/live/ | true
MONDO

Le sfide dell'Unione

Il voto di Spagna e Polonia scuote l'Europa. Pressing sulla Grecia

Segnali che il governo Renzi interpreta in un documento sulla governance trasmesso ai massimi organismi europei: "l'Ue è a un bivio tra il tirare a campare e l'affrontare con determinazione le nuove sfide"

Condividi
Venti di disgregazione soffiano sull'Europa. Non solo la crisi Greca con il rischio default e la possibilità di un'uscita del paese dall'Unione, a spaventare è anche il risultato delle elezioni in Spagna e Polonia. Segnali che il governo Renzi interpreta in un documento sulla governance trasmesso ai massimi organismi europei: "l'Ue è a un bivio tra il tirare a campare e l'affrontare con determinazione le nuove sfide".

Le amministrative nel paese iberico hanno visto l'affermazione di nuove forze emerse dal basso, Podemos e Ciudadanos. Entrano da protagoniste nelle istituzioni locali e mettono in crisi il sistema tradizionale spagnolo, ma anche Bruxelles e Francoforte per le conseguenze che un'instabilità politica potrebbe avere sui conti spagnoli.

Podemos, Iglesias: "È il tempo del cambiamento"
Intanto comunque Podemos festeggia. È arrivato "il tempo del cambiamento e cambiamento vuol dire tolleranza zero sulla corruzione, scommessa sulla difesa dei diritti sociali e limitare la politica dei tagli" afferma il leader Pablo Iglesias in un'intervista al programma radiofonico "Hoy por Hoy". "Io credo che quella di domenica sia stata una giornata storica e che appena un anno fa nessuno se lo poteva immaginare" ha commentato.

In Polonia, la vittoria dell'euroscettico Duda
Ma è sopratutto la vittoria dell'euroscettico Andrzej Duda alle presidenziali polacche a preoccupare l'Europa, di cui tra l'altro il paese esprime il presidente Donald Tusk. Nella sesta economia europa, che negli ultimi anni ha ricevuto aiuti e fondi Ue, ha trionfato il candidato antieuropeista, antitedesco e antirusso. In suo favore ha votato anche il 60,8 per cento di giovani sotto il 30 anni. 

Prodi: "Europa a rischio, troppi segnali"
"Sono davvero troppi in Europa i segnali di disgregazione; non da ultimo il referendum britannico, lo spettro dell'uscita di Londra. E se si leva un vento di disgregazione, non lo ferma nessuno". Romano Prodi esprime al Corriere della Sera le sue preoccupazioni. "È un lunedì nero per l' Europa" dice. "Mi riferisco alla Grecia, e non solo. In Spagna crollano i partiti. Francia e Inghilterra si sono chiamate fuori dall' accordo sugli immigrati. Ma la notizia peggiore è il voto polacco", dove ha vinto "una linea portatrice di tensioni, perché fortemente antieuropea".