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POLITICA

Roma

Il voto in Grecia preoccupa l'Italia: Renzi convoca Padoan. Esulta il fronte del no

Esulta il fronte dei politici a sostegno del "no": Vendola, Grillo, Fassina, D'Attore sono tutti ad Atene dove hanno  seguito lo spoglio. I leader di Sel e M5s uniti contro il nemico comune: la politica di austerità voluta da Bruxelles e Matteo Renzi. Sull'euro, però, restano le distanze

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La vittoria dei no scuote l'Italia. Un risultato che non si aspettava certo il premier italiano Matteo Renzi che fino a ieri, in linea con i partner europei, ha invitato i greci a sostenere l'accordo. Il presidente del Consiglio ha convocato a Palazzo Chigi stamane il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. 

Esulta invece il fronte dei politici a sostegno del "no": Vendola, Grillo, Fassina, D'Attore sono tutti ad Atene dove hanno seguito lo spoglio. I leader di Sel e M5s uniti contro il nemico comune: la politica di austerità voluta da Bruxelles e Matteo Renzi. Sull'euro, però, restanole distanza. Commenta anche il leader della Lega, Matteo Salvini dall'Italia.

Salvini: "Uno schiaffone agli europirla"
"L'Europa deve cambiare trattati e moneta. Il no ha vinto: è uno schiaffone agli europirla che ci hanno portato alla fame" ha detto il leader del Carroccio Salvini. "Se Renzi non ne prende atto - ha concluso - è un folle. Ruspa anche a lui".

Vendola: "Merkel e Renzi escono sconfitti"
"È la vittoria dei nemici dell'austerità - ha detto il leader di Sel Vendola - Si è aperta una crepa nel nuovo muro di Berlino. La Merkel e la Troika escono sconfitti. Matteo Renzi che ha giocato la parte peggiore, esce sconfitto. Esce vincitrice la democrazia ed esce la necessità di cambiare l'agenda di Bruxelles e mettere al centro i diritti delle persone".

Il segretario di Sel non vuole che la Grecia esca dalla moneta unica ma punta il dito contro Fmi, Esm e Bce. Il capo cinquestelle mette sotto attacco proprio la divisa continentale che ha penalizzato l'economia italiana: "Potere al popolo, non alle banche", scrive su twitter.

Delegazione M5s a piazza Syntagma
I pentastellati si sono radunati in piazza Syntagma, luogo simbolo del referendum. Grillo, al mattino, con alcuni membri del direttorio ha fatto un giro nella periferia ateniese. E' arrivato al Pireo, la zona del porto, dove ha visitato vecchie fabbriche fatiscenti e palazzi abbandonati. A parlare però è stato Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera: "L'Europa non sarà più la stessa, perché finalmente è passato il principio secondo cui un popolo può decidere il proprio destino". Quanto a Renzi - "l'unico che crede al derby dracma-euro è probabilmente soltanto il nostro premier, che non avrà neanche letto il quesito del referendum".