Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/voto-in-afghanistan-denunce-brogli-bombe-7e4cdc68-68c6-41dc-8af0-7f284c15d063.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'Onu elogia il coraggio dei votanti

Elezioni in Afghanistan, tra bombe e denunce di brogli

Circa 1300 le denunce di potenziali irregolarità nel voto. Intanto dall'estero arriva il plauso per le elezioni. Gli osservatori Ue: "È una vittoria sulla violenza". 

Condividi
Il voto in Afghanistan
Kabul (Afghanistan)
Si è chiuso ieri il voto in Afghanistan, e nonostante le bombe sui convogli che trasportavano le schede elettorali, nonostante le denunce di brogli, dall'estero arriva il plauso per un voto che è stato una sfida ai talebani. 

Le denunce di brogli
Già a poche ore dalla chiusura dei seggi, le denunce di potenziali brogli nelle elezioni afghane hanno raggiunto quota 1.269, come ha riferito il portavoce della commissione indipendente per i reclami elettorali (Iecc), Nader Mohseni. Citato dal quotidiano online Khaama Press, Mohseni ha detto che la stragrande maggioranza delle denunce sono giunte via telefono, ricordando che per avviare una inchiesta è necessaria la presenza di prove video o fotografiche. 

Quasi sicuro il ballottaggio
Intanto si profila il ballottaggio tra i candidati. Secondo alcuni giornali afghani che citano dati ufficiosi e parziali, è difficile che un candidato riuscirà a raggiungere il 50% dei voti e che quindi è plausibile un ulteriore turno di voto per sapere chi sarà il successore di Karzai. Fra i candidati favoriti, l’ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah, il primo a manifestare ottimismo sostenendo "che in molti hanno votato per me" e che "l’unico mio nemico sono i brogli". Anche l’ex ministro delle Finanze, Ashraf Ghani Ahmadzai, si è detto "molto soddisfatto dei primi risultati provenienti dalle province che mi riguardano" al punto che “penso che non ci sarà forse bisogno del ballottaggio”. Più prudente invece il terzo candidato indicato fra i favoriti, l’ex ministro degli Esteri, Zalmai Rassoul, che molti considerano il preferito di Karzai, il quale si è limitato a rivolgere un appello alla pazienza ed a "dare il tempo alla Commissione elettorale indipendente di fare il suo lavoro".

L'elogio dall'estero
Intanto gli Stati Uniti hanno elogiato il "coraggio" del popolo e degli elettori afghani per la grande partecipazione al voto per il dopo Karzai, nonostante la minaccia dei talebani. Obama si è congratulato con il Paese. "Milioni di uomini e donne afghani sono andati ai seggi con coraggio ed impegno", ha aggiunto il segretario di Stato John Kerry in un comunicato. Elogi sono arrivati anche dal Consiglio di sicurezza dell'Onu e dalla Nato. 

Al voto in 7 milioni
abato è andato a votare il 58% degli aventi diritto, circa 7 milioni di persone sono andate alle urne per scegliere il successore di Hamid Karzai che per 13 anni ha guidato il Paese e per rinnovare 34 consigli provinciali. Nel 2009 votò il 31,4% e mentre nel 2004, le prime elezioni libere, l'entusiasmo portò al voto il 76,9%. Alta l'affluenza femminile, il 36% dei votanti. La commissione ha registrato 3,6 milioni di nuovi elettori di cui 1,2 milioni sono donne.