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TECH

Conferenza stampa online

Web Summit, Vestager: rendere illegale su digitale ciò che è illegale nel mondo reale

La vicepresidente, ospite al più grande evento tech europeo, sottolinea: i giocattoli pericolosi sono vietati, così deve essere anche per il digitale. Sarà l'Ue a fare le regole con il Digital services Act

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di Celia Guimaraes
E’ Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea e responsabile della politica digitale dell'Ue, la figura istituzionale più attesa nella giornata conclusiva del Web Summit, il più grande evento tech d’Europa che tradizionalmente si tiene a Lisbona, ma che nel 2020 ha dovuto spostare i tre giorni di conferenze, dibattiti, masterclass, tavole rotonde esclusivamente su piattaforma online.

Vestager, vista da molti come la ‘paladina’ delle regole per la concorrenza nel settore digitale, da tempo tiene d’occhio i colossi tecnologici e ha promosso diverse indagini sulle pratiche antitrust di società come Google, Apple, Amazon.

Parità di trattamento tra fisico e digitale
La conferenza stampa online della vicepresidente nell’ambito del Web Summit è stata anche occasione per fare il punto, in particolare, sul Digital Services Act (Dsa) l’insieme di regole che la Commissione sta per varare a breve.

Come ribadito anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen al Web Summit 2020, Vestager ha insistito sul fatto che è essenziale rendere illegale online ciò che è già illegale nel mondo reale, a esempio di quanto stabilito con i giocattoli per bambini considerati non sicuri.

Il nuovo Digital Services Act punta a ritenere le grandi aziende che operano nel digitale responsabili dei contenuti condivisi, dell'uso fatto dei dati personali e del rispetto della privacy dei propri utenti, tra altre questioni.

“Abbiamo discusso per molto tempo ed è giunta l’ora: da tempo ci sono regole per i prodotti che vengono commercializzati, lo stesso deve valere per i servizi digitali. E’ giunta l’ora di farlo e a questo servirà il Digital Services Act. I gatekeeper finora hanno fatto le loro regole, ora saremo noi a dire quali sono le cose che si possono e quali non si possono fare”, ha detto Vestager rispondendo ad una domanda di Rainews.it.



E poi, ad una domanda su Nick Clegg di Facebook, che durante una delle conferenze ha affermato di non conoscere i contenuti del nuovo regolamento Vestager ha precisato: “Stiamo parlando con tutte le piattaforme a proposito del Dsa e stiamo ancora ultimando i più piccoli dettagli”.

Difficile fare trattative online
A proposito del suo rapporto con il mondo digitale in tempi di pandemia, Vestager ha detto che ha imparato molto e che “la tecnologia è sorprendente ma ha dei limiti, è molto difficile negoziare attraverso le piattaforme” e, come molti, spera di poter tornare agli incontri in persona: “Vogliamo tornare alla società reale”, ha detto.  

Evento da grandi numeri anche online
Malgrado la pandemia abbia obbligato il Web Summit a migrare online, i numeri dell'evento sono stati quelli delle conferenze in presenza, con oltre 104mila iscritti paganti.  

Paddy Cosgrave, co-fondatore dell’evento a Dublino una decina di anni fa, ha confermato che le sfide per organizzare un Web Summit online sono state tante. Ha coordinato i lavori direttamente dalla terrazza della sua casa a Lisbona, dove la conferenza tecnologica si svolge dal 2016, ha annunciato di voler sviluppare in un modello ibrido di conferenze e di voler espandersi a livello globale per avvicinarsi ai luoghi in cui nascono innovazione e startup.

Prossime tappe, dal 2021, Tokyo e Kuala Lumpur (che sostituisce l’appuntamento di Hong Kong) e dal 2022 Brasile, in una città ancora da decidere.