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TECH

Al Web summit di Dublino l’erede della dinastia Ford

Bill e l’auto dei pronipoti che fonde bellezza e tecnologia

Come nella serie The Jetsons (detta anche I Pronipoti), il discendente di una delle più antiche dinastie dell’industria automobilistica sta per portare la vecchia Ford nel futuro, grazie a Internet

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di Celia GuimaraesDublino
Suo trisavolo, William, è nato in Irlanda, nella contea di Cork, e come molti suoi connazionali in quegli anni emigrò negli Stati Uniti. Sposato ad una immigrata belga, ebbe sei figli, uno dei quali, Henry, fu il fondatore della Ford Motor Company, una vera e propria leggenda e classica conferma del ‘sogno americano’. 

Non sorprende quindi che uno dei pronipoti di Henry Ford, William Clay Ford Jr. detto Bill, nipote di William Sr., si presenti con orgoglio sul palco centrale del Web Summit di Dublino dove è venuto per parlare dell’innovazione tecnologica che sta per guidare l’industria automobilistica verso il suo più grande cambiamento dalla creazione del motore a scoppio.

Bill Ford, classe 1957, a capo della dinastia, è nato a Detroit e naturalmente ha l’auto nel sangue, ma è totalmente pragmatico, tanto da considerare i veicoli individuali sempre meno determinanti ma uno dei tanti pezzi di cui si compone il mondo dei trasporti.

In venti minuti, Bill Ford ha enunciato tutti i principi di quella che ritiene sia la nuova visione della tech mobility: l’auto come mezzo e non come fine, la disponibilità del mezzo come servizio e non come proprietà, e soprattutto la necessità per l’industria automobilistica di mettersi alla prova e aprirsi alle startup digitali.

Non sembra aver paura di confrontarsi con il business model dei Paesi emergenti: se in India Ford mettesse a disposizione dei van per le mamme, per sorreggere la micreconomia, dove finirebbero i profitti? La strada, secondo Bill, è dritta: “Chiaramente Ford deve ancora fare delle belle auto, ma nelle aree urbane la mentalità è fornire servizi. Parliamo di modelli molto differenti da quello tradizionale, ma Ford cannibalizza parte del suo modello per trovare nuove strade”.

Changing the way the world moves, again: cambiando il modo il cui si muove il mondo, ancora, è quanto Ford ritiene sia la rivoluzione tecnologica applicata alle auto, sempre più interattive, connesse. Sul piazzale di fronte a Simmonscourt, sede delle conferenze del Web Summit, troneggia una splendida Mustang gialla, a rappresentare le due anime dell’auto del futuro, che vedrà insieme bellezza e tecnologia, la connective machine.