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MONDO

Condannato per spionaggio

Wikileaks, via libera alla terapia ormonale per Bradley Manning: diventerà Chelsea

Il militare aveva consegnato al sito fondato da Julian Assange centinaia di migliaia di file segreti di Pentagono e Dipartimento di Stato

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Chelsea Manning
Bradley Manning non sarà Chelsea solo all'anagrafe ma anche dall'aspetto fisico. Il militare condannato a 35 anni di carcere per la vicenda Wikileaks potrà sottoporsi ad una terapia ormonale alla prigione dell'esercito di Fort Leavenworth.

Il cambio di sesso
Lo scorso 23 aprile, il giudice del Kansas David King ha accettato la richiesta legale dell'ex analista di intelligence dell'esercito di cambiare il suo nome da "Bradley Edward" in "Chelsea Elizabeth". Il 24 settembre, Manning aveva intrapreso un'azione legale, sostenendo che l'esercito sarebbe venuto meno al suo obbligo costituzionale di fornire il trattamento per la sua disforia di genere. Azione poi vinta. "Dopo aver esaminato attentamente - si legge nel memo - la raccomandazione che (il trattamento ormonale) è clinicamente appropriato e necessario, e valutato tutti i rischi relativi per la sicurezza, approvo l'aggiunta (della terapia ormonale) al piano di trattamento del detenuto Manning", si legge nella nota scritta il 5 febbraio dal colonnello Erica Nelson, comandante di Fort Leavenworth.

La consegna dei documenti a Wikileaks
Nel febbraio del 2013 Manning - che allora era ancora Bradley - ammise di avere consegnato al sito fondato da Julian Assange centinaia di migliaia di file segreti di Pentagono e Dipartimento di Stato, la cui pubblicazione rese Wikileaks famoso in tutto il mondo. In seguito, il 21 agosto, la corte marziale trovò Manning colpevole di spionaggio per aver consegnato a Wikileaks il materiale segreto sulle guerre americane. La sentenza del giudice ridusse notevolmente la pena rispetto alle richieste dei procuratori militari, che chiedevano 60 anni di carcere.