21 marzo 2006, 10 anni di Twitter: i migliori tweet di sempre
Dal primo tweet del fondatore Jack Dorsey alle scoperte della Nasa su Marte; dai messaggi scambiati durante la Primavera araba agli scatti dallo spazio degli astronauti; dall'annuncio della nascita del Royal Baby di William e Kate alla cattura del terrorista Abdeslam Salah - "l'abbiamo" - uno degli autori degli attentati di Parigi del 13 novembre. I 10 anni di Twitter sono costellati da cinguettii che hanno segnato la storia.
È il 21 marzo del 2006 quando un giovane Jack Dorsey, tra i fondatori del social, è il primo al mondo a cinguettare. "Sto solo impostando il mio twttr", scrive, ma non c'è ancora nessuno che può leggere il suo messaggio. Nel 2007 l'utente Chris Messina lancia un'idea: "Che ne dite di usare # per i gruppi?", e inventa l'hashtag. Ora lavora in Uber,
dopo un passato da dipendente di Google.
Nei suoi dieci anni di vita, il social network è stato spesso luogo privilegiato di grandi annunci in 140 caratteri come quello della Nasa che il 19 giugno del 2008 twitta che su Marte c'è acqua ghiacciata, commentando: "È il miglior giorno di sempre!". Gli utenti continuano a crescere e i tempi sono ormai maturi per il grande salto verso l'informazione. Nel 2009, l'imprenditore Janis Krump twitta la foto dell'atterraggio d'emergenza di un aereo sul fiume Hudson, a New York battendo sul tempo i media tradizionali. Nel 2011, l'informatico Sohaib Athar con il post "Un elicottero sopra Abottabad" diventa cronista inconsapevole dell'attacco dei Navy Seal al nascondiglio di Bin Laden in Pakistan. Il suo è il primo dei tweet che raccontano l'Operation Neptune Spear. Il 23 novembre 2015 la polizia federale belga posta la foto di una ciotola di croccantini e ringrazia "i gatti" per il loro aiuto. È il tweet rivolto agli utenti che, postando foto di mici durante le operazioni delle forze speciali, impegnate nella caccia ai terroristi degli attentati di Parigi, hanno "disturbato" il flusso di informazioni impedendo fughe di notizie.
Non hanno resistito ai 140 caratteri con il loro corredo di foto, video e hashtag, i potenti del mondo. Nel 2010 il Dalai Lama inaugura il suo account twittando la visita a Los Angeles, mentre il Papa sbarca sul microblog 2 anni dopo. Poco frequentato da Benedetto XVI, Twitter è invece molto usato da Francesco: 728 post e quasi tre milioni e mezzo di follower. "Cari amici vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per me", scriveva il 17 Marzo 2013, quattro giorni dopo l'elezione e qualche giorno fa ha annunciato, su Twitter, l'apertura dell'account anche su Instagram, piattaforma dedicata alla condivisione delle foto. Anche Barack Obama è un appassionato del social network: nel 2012 ha annunciato la riconferma alla Casa Bianca con un post che è diventato uno dei più retwittati di sempre: "Four more years (Altri 4 anni)" così come hanno avuto successo i numerosi messaggi dedicati alla moglie Michelle in occasione dell'anniversario di matrimonio. Nel 2015 ha sfiorato il podio dei tweet dell'anno manifestando il suo appoggio alla sentenza della Corte Suprema che legalizzava i matrimoni gay, davanti a lui solo gli One Direction che si sono aggiudicati le prime tre posizioni. E questa volta Obama ha usato con il suo account personale "@POTUS", acronimo del suo ruolo: President of The United States.
Anche la famiglia reale inglese non disdegna Twitter: il 22 luglio 2013 è l'account di Clarence House a dare la notizia della nascita del Royal Baby, George Alexander Louis, e la pagina è sempre aggiornatissima con foto e video di tutti gli eventi che riguardano i reali.
Tra i post più cliccati di sempre spiccano quelli con le immagini in allegato, meglio se si tratta di selfie. Nel 2014 l'autoscatto di Ellen DeGeneres con altre star in platea durante la notte degli Oscar è stato retwittato oltre 3 milioni di volte. Recentemente, dallo stesso palco, un nuovo record: l'ha segnato Leonardo DiCaprio. La sua vittoria agli Oscar come miglior attore protagonista per il film Revenant-Redivivo ha generato 440mila tweet. Al minuto.
A proposito di record è impossibile non citare #ALDubEBTamangPanahon, l'hashtag dedicato a uno show dal vivo ispirato alla soap opera filippina su Cenerentola. Ha generato 41 milioni di cinguettii, l'evento più twittato della storia. In confronto i 35 milioni di tweet della semifinale dei Mondiali di calcio del 2014 tra Brasile e Germania, sembrano bruscolini.