10 donne alle 'Iene' accusano di molestie Fausto Brizzi. Tra loro c'è una Miss. Lui: falso
Le uniche due persone intervistate dalle Iene che non hanno chiesto la riservatezza sono Clarissa Marchese, Miss Italia 2014, e la modella Alessandra Giulia Bassi. Le altre compaiono nel servizio con i volti oscurati e i loro nomi non sono stati resi noti
Hanno chiesto l'anonimato per rivelare le presunte molestie sessuali avanzate dal regista Fausto Brizzi. Così il programma le Iene, in un servizio di Dino Giarrusso, ha mostrato dieci donne dai volti oscurati e voci camuffate, che hanno testimoniato nell'inchiesta su violenze e abusi nel mondo del cinema italiano. Più volte viene fatto il nome del cineasta romano e ci sono persino due persone intervistate che non hanno chiesto la riservatezza: Clarissa Marchese, Miss Italia 2014, e la modella Alessandra Giulia Bassi.
"Mai avuto rapporti non consenzienti", è stata la presa di posizione che Brizzi ha ribadito in questi giorni e nuovamente dopo la messa in onda della puntata del programma di Italia 1, che ha messo in fila in una sequenza scioccante di denunce. Lo ha fatto con una dichiarazione diffusa dal suo legale Antonio Marino. Del resto, Giarrusso sottolinea di aver provato a mettersi in contatto con Brizzi per offrirgli la possibilità di dire la sua: ''Lo abbiamo cercato in ogni modo, al telefono, allo studio. Siamo pronti ad ascoltarlo in ogni momento, ma siamo pronti ad ascoltare anche tutte le altre ragazze che hanno subito molestie da qualsiasi regista o produttore di cinema o tv''.
Nelle testimonianze, la descrizione dello "studio adibito a casa" dove le ragazze venivano invitate per i provini, i primi approcci, i tentativi di ''fare i massaggi", le insistenze, ''il contatto fisico sempre maggiore'' e poi "i modi sempre più aggressivi". Secondo alcuni racconti, il regista ''si è spogliato completamente nudo'' e ha tentato approcci sempre più pesanti. Alcune raccontano di aver ''opposto resistenza'', un'altra dice di essere stata costretta a un rapporto sentendosi ''immobilizzata: non capivo più niente". Oltre a testimoniare il ''disagio'' per le violenze subite, le attrici ascoltate dalle Iene spiegano perché non hanno denunciato prima l'accaduto: "Non ho avuto il coraggio di dirlo alla mia famiglia - rivela una di loro - l'ho detto solo a mia madre, ma ho pensato: se lui ci denuncia non abbiamo tutti questi soldi per pagare la causa". Un'altra: "Mi vergognavo come una ladra, avevo paura di non essere creduta". Un'altra ancora: "Alcuni addetti ai lavori mi hanno consigliato di non fare azioni legali".
L'autore dell'inchiesta, Giarrusso, spiega che ''delle decine di e-mail'' arrivate poi in redazione da altre attrici pronte a vuotare il sacco, ''una gran parte riguarda ancora una volta Brizzi''. ''Non vogliamo accanirci su uno solo, non avrebbe senso, i personaggi coinvolti sono molti di più" - premette Giarrusso.