100 anni fa il trattato di Versailles pose fine alla Prima Guerra Mondiale (e preparò la Seconda)
28 giugno 1919 la firma nella Sala degli Specchi a Versailles.
In questo giorno, cento anni fa, le potenze vincitrici della Prima Guerra Mondiale tra cui l'Italia, la Gran Bretagna, la Francia e gli Stati Uniti firmarono con la Germania sconfitta il trattato che mise la parola fine a quattro anni di un conflitto tanto devastante che il presidente americano Woodrow Wilson aveva dichiarato: "Vi prometto che questa sarà l’ultima guerra, la guerra che porrà fine a tutte le guerre."
Ma il trattato di Versailles che fu sottoscritto il 28 giugno 1919 nella Sala degli Specchi della reggia di Versailles non lontano da Parigi, pur segnando la fine legale della Prima Guerra Mondiale, impose termini tanto punitivi alla Germania, in particolare riguardo ai risarcimenti e alle perdite territoriali, che le conseguenze si sarebbero riverberate lungo i due decenni successivi fino a sfociare nel secondo conflitto mondiale. Basti pensare che la Germania ha finito di pagare le ultime sanzioni prescritte dal Trattato solo nel 2010.
Benché abbia posto fine a un conflitto che ha ucciso circa 15-20 milioni di persone, il centenario della firma del trattato è passato quasi sotto silenzio tra i leader mondiali. Mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro britannico Theresa May hanno celebrato insieme al presidente francese Emmanuel Macron il 75esimo anniversario di D-Day all'inizio di questo mese, il ricordo della pace di Versailles è stato in gran parte lasciato agli accademici.
"Forse ai leader politici non piace affrontare le cose che non sono nette, chiare e facile da capire. E il trattato è una di quelle. È impreciso e imperfetto, un po' come fu la guerra stessa", dice
Matthew Naylor, presidente del National National Museum and Memorial di Kansas City. Le prime conseguenze negative del Trattato furono avvertite quasi immediatamente, con La Germania allarmata dalle dimensioni dei risarcimenti richiesti - 132 miliardi di marchi in oro fu la cifra stabilita nel 1921, approssimativamente equivalente a mezzo trilione di euro di oggi.
Secondo gli storici, benché l'Unione Europea con i suoi 28 Stati membri è stata nel recente passato una fonte di stabilità, gli echi di Versailles rimangono udibili, specialmente nel risorgere del nazionalismo e del populismo.