13 anni fa la strage a Nassiriya. Mattarella: "Militari espressione di un Paese coeso"
Il 12 novembre del 2003 nella città del sud dell'Iraq, un camion-bomba esplose dentro il recinto della Maestrale, una delle basi del contingente italiano a cui era demandato il controllo sulla regione di Dhi Qar. Morirono 28 persone: 17 militari e 2 civili italiani, 9 civili iracheni. La notizia di una tremenda esplosione alla base arrivò in Italia alle 8.45 del mattino. A Nassiriya l'orologio segnava le 10.45 quando un camion cisterna pieno di esplosivo saltò in aria all'interno della base militare italiana. Le successive inchieste hanno stabilito che il mezzo, guidato da due kamikaze, conteneva tra i 150 e i 300 kg di tritolo mescolato a liquido infiammabile.
"I militari e i civili che operano con valore e generosità nelle più travagliate e rischiose regioni del mondo per contrastare e sconfiggere la persistente minaccia del terrorismo transnazionale", "sono espressione autentica di un Paese coeso e pronto ad offrire con generosità il proprio contributo là dove è necessario salvaguardare la pace e il bene comune, valori fondanti la nostra Costituzione". Lo sottolinea il presidente Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Pinotti. "Nella ricorrenza della Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, 13mo anniversario della strage di Nassiriya, rinnovo - scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Ministro della Difesa, Roberta Pinotti - il mio commosso e deferente pensiero alla memoria di tutti coloro che, animati da altissimo senso del dovere, hanno visto sacrificata la propria vita al servizio dell'Italia e della comunità internazionale, per la stabilizzazione delle aree di crisi e la soluzione dei conflitti. I militari e i civili che operano con valore e generosità nelle più travagliate e rischiose regioni del mondo per contrastare e sconfiggere la persistente minaccia del terrorismo transnazionale e dare, a chi soffre, la speranza di un futuro migliore, sono espressione autentica di un Paese coeso e pronto ad offrire con generosità il proprio contributo là dove è necessario salvaguardare la pace e il bene comune, valori fondanti la nostra Carta Costituzionale. E' un impegno che - assicura il capo dello Stato - manteniamo con coerenza e continuità, nel rispetto dell'estremo sacrificio offerto dagli uomini e dalle donne di cui in questa Giornata onoriamo la memoria. Con questi sentimenti sono oggi affettuosamente vicino, insieme al Paese intero, ai familiari dei caduti e al loro dolore".
Iraq, 12 novembre 2003: esplode un camion-bomba
Erano le 10:40 ora locale, le 8:40 in Italia quando, il 12 novembre 2003, un attentato fece saltare in aria un 'camion-bomba' davanti la base 'Multinational Specialized Unit' italiana dei Carabinieri. La deflagrazione provocò, con un effetto domino, l'esplosione del deposito munizioni e provocò la morte di 28 persone. Tra gli italiani persero la vita 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e 2 civili.