Un ricordo di Maria Grazia Cutuli, l'inviata del Corriere uccisa 15 anni fa in Afghanistan
Era il 19 novembre 2001. Maria Grazia morì in un'imboscata a Peshawar insieme ad altri tre giornalisti. Il servizio di Stefano Corradino
Quindici anni fa, il 19 novembre 2001, a Sarobi, sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul, viene uccisa in un attentato la giornalista Maria Grazia Cutuli. Corrispondente del Corriere della Sera, stava seguendo nel paese le operazioni militari successive alla caduta del regime dei talebani in Afghanistan.
Scrive il Corriere: "Come si racconta una guerra? Le risposte possono essere tante, per i reporter una viene prima delle altre: da vicino. O almeno, il più vicino possibile. È la ragione per cui, nel 2001 — l’Alleanza del Nord che sostenuta dagli Usa e dalla Nato riconquistava l’Afghanistan dai talebani —, Maria Grazia Cutuli, inviata dal Corriere, si trovava il più vicino possibile, appena oltre il confine pachistano, a Peshawar [...] sulla prima strada liberata. Erano ancora giorni instabili e pericolosi: l’auto su cui viaggiava cadde in un’imboscata [...], a 39 anni appena compiuti, Maria Grazia Cutuli, assieme ai colleghi Julio Fuentes, Harry Burton e Azizullah Haidari, venne uccisa".