1820-2020, scene dall'eroica epopea dell'esplorazione dell'Antartide a 200 anni dalla scoperta
Dalla scoperta della Terra Australis Incognita alla conquista del Polo Sud, le prime immagini del quinto continente.
Il 27 gennaio 1820, una spedizione russa guidata da Fabian Gottlieb von Bellingshausen e Mikhail Lazarev vide una piattaforma di ghiaccio sulla Costa della Principessa Marta, in seguito nota come la piattaforma di ghiaccio di Fimbul. Bellingshausen e Lazarev sono dunque da considerare i primi esploratori ad aver ufficialmente scoperto il continente antartico. Nel 1773 era stato il capitano Thomas Cook a oltrepassare per la prima volta la soglia del circolo polare antartico avvistando alcune isole ma non la terra ferma.
Tre giorni dopo Bellingshausen e Lazarev, il 30 gennaio 1820, una spedizione britannica capitanata da Edward Bransfield vide la penisola Trinity e dieci mesi dopo, il 17 novembre, un americano, Nathaniel Palmer, giunse anche lui nei pressi dell'Antartide. Il primo sbarco avvenne probabilmente poco più di un anno dopo quando fu il capitano John Davis a posare per primo il piede sulla superficie ghiacciata del quinto continente.
Da allora partì la corsa alla conquista dell'Antartide. Diverse spedizioni tentarono di raggiungere il Polo Sud all'inizio del XX secolo, durante quella che viene definita "L'era eroica dell'esplorazione antartica" che si concluse con la spedizione imperiale trans-antartica di Shackleton, i cui sopravvissuti giunsero a Wellington, in Nuova Zelanda, il 9 febbraio 1917. Diverse spedizioni fallirono o fecero vittime.
Il norvegese Roald Amundsen raggiunse per primo il Polo Sud il 13 dicembre 1911, al termine di una drammatica gara con il britannico Robert Falcon Scott. Durante la sua prima spedizione, Scott aveva scoperto l'Altopiano Antartico, su cui si trova il Polo. Scott raggiunse poi il Polo Sud il 17 gennaio 1912, meno di cinque settimane dopo Amundsen.