2 giugno: il passaggio delle Frecce Tricolori sull'Altare della Patria
Mattarella: "Forze armate risorsa su cui la Repubblica sa di poter contare"
Cerimonia all'altare della Patria, ma senza la tradizionale parata, per le massime cariche dello Stato in occasione della Festa della Repubblica. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte, i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati si sono recati all'Altare della Patria per rendere omaggio alla festa del 2 giugno. Presente anche la presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. A causa dell'emergenza Covid è stata una cerimonia con pochi presenti quella di quest'anno: decine di curiosi sono rimasti ad assistere al passaggio delle Frecce Tricolori all'inizio di piazza Venezia, all'incrocio con via del Corso, salutando Mattarella al passaggio del corteo di auto presidenziali.
La cerimonia è durata circa 15 minuti e si è conclusa, come da tradizione, con il secondo passaggio delle Frecce Tricolori, salutate dall'applauso dei cittadini,radunati ad una certa distanza dall'Altare della Patria ma,nonostante l'emergenza Covid e il divieto di assembramenti,comunque numerosissimi anche se tutti in mascherina. E, rigorosamente in mascherina, erano anche le massime autorita' dello Stato che hanno partecipato alla cerimonia. Mattarella e Conte, al termine delle celebrazioni, hanno lasciato in auto Piazza Venezia. Tra i presenti anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che, al termine della cerimonia, si è recato per un saluto al comando dei Carabinieri di Piazza Venezia.
"Forze Armate grande risorsa su cui la Repubblica può contare"
"Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalità, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare". Cosi' il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli. "Settantaquattro anni or sono il popolo italiano scelse la Repubblica - ricorda il Capo dello Stato -. Non tutti i cittadini poterono partecipare al referendum: dai militari ancora in attesa di essere rimpatriati da campi di prigionia, agli abitanti di province non ancora restituite alla sovranità italiana, il nostro Paese pago' anche in questo il prezzo di una guerra divenuta sempre più aspra e che conto' un numero mai registrato prima di vittime civili".
"La ricorrenza di quest'anno vede l'Italia, insieme alla Comunità Internazionale, impegnata a contrastare una crisi sanitaria, sociale ed economica senza precedenti. Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalità, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare. I militari - sottolinea Mattarella - offrono quotidianamente testimonianza di generosità e abnegazione attraverso uno sforzo encomiabile nelle corsie degli ospedali, sulle strade e nel territorio per la sicurezza, in cielo e in mare per il trasporto logistico - sanitario".
La cerimonia è durata circa 15 minuti e si è conclusa, come da tradizione, con il secondo passaggio delle Frecce Tricolori, salutate dall'applauso dei cittadini,radunati ad una certa distanza dall'Altare della Patria ma,nonostante l'emergenza Covid e il divieto di assembramenti,comunque numerosissimi anche se tutti in mascherina. E, rigorosamente in mascherina, erano anche le massime autorita' dello Stato che hanno partecipato alla cerimonia. Mattarella e Conte, al termine delle celebrazioni, hanno lasciato in auto Piazza Venezia. Tra i presenti anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che, al termine della cerimonia, si è recato per un saluto al comando dei Carabinieri di Piazza Venezia.
"Forze Armate grande risorsa su cui la Repubblica può contare"
"Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalità, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare". Cosi' il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli. "Settantaquattro anni or sono il popolo italiano scelse la Repubblica - ricorda il Capo dello Stato -. Non tutti i cittadini poterono partecipare al referendum: dai militari ancora in attesa di essere rimpatriati da campi di prigionia, agli abitanti di province non ancora restituite alla sovranità italiana, il nostro Paese pago' anche in questo il prezzo di una guerra divenuta sempre più aspra e che conto' un numero mai registrato prima di vittime civili".
"La ricorrenza di quest'anno vede l'Italia, insieme alla Comunità Internazionale, impegnata a contrastare una crisi sanitaria, sociale ed economica senza precedenti. Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalità, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare. I militari - sottolinea Mattarella - offrono quotidianamente testimonianza di generosità e abnegazione attraverso uno sforzo encomiabile nelle corsie degli ospedali, sulle strade e nel territorio per la sicurezza, in cielo e in mare per il trasporto logistico - sanitario".