Il 2 giugno 1946 il popolo italiano vota per decidere la forma dello stato tra Monarchia e Repubblica. E’ la prima elezione a suffragio universale della nostra storia, la prima per le donne: una giornata divenuta presto la festa del nostro calendario civile più inclusiva e partecipata, anche da quelli che avevano votato monarchia nonostante le tensioni di una consultazione referendaria che spaccò il Paese. Non a caso questa fu la data scelta per la festa della nazione intera. Attraverso documenti di archivio e interviste a studiosi come Giovanni De Luna, Guido Crainz e Giuseppe Parlato, Luca Gaballo ci racconta l’evoluzione di questa giornata: come il 2 giugno fu specchio del Paese nelle varie fasi della repubblica, dal primo saluto di un presidente al milite ignoto, l’apertura del Quirinale a una pacifica invasione di cittadini decisa da Einaudi, alla scelta della coreografia solenne dei Fori imperiali, alla sospensione della parata nel 1977 e allo spostamento della festa alla prima domenica di giugno, negli anni dell’austerity, fino alla decisione di Ciampi di ripristinarla in forma solenne nel 2000 al primo due giugno di Mattarella con i bambini nel 2015.