Al via l'Hajj, il pellegrinaggio sacro per milioni di musulmani
Appuntamento annuale a La Mecca, in Arabia Saudita
Più di due milioni di musulmani provenienti da tutto il mondo hanno iniziato oggi il pellegrinaggio annuale alla Mecca, in Arabia Saudita, uno dei più grandi raduni annuali al mondo. L'Hajj (pellegrinaggio) è uno dei cinque pilastri dell'Islam e ogni credente adulto deve compierlo almeno una volta nella vita, se ha i mezzi per farlo.
Le autorità hanno mobilitato decine di migliaia di uomini per garantire la sicurezza del pellegrinaggio, dopo che tre anni fa circa 2.300 fedeli rimasero uccisi in una ressa. Quest'anno, i sauditi hanno anche lanciato l'iniziativa "smart hajj", un'applicazione per aiutare i pellegrini in ogni ambito, dai piani di viaggio alle cure mediche. Ieri il ministero dell'Interno saudita ha detto che il numero di pellegrini in arrivo a La Mecca ha già superato i due milioni, la maggior parte dei quali provenienti da Egitto, India, Pakistan, Bangladesh e Sudan.
L'Hajj è iniziato sotto un sole cocente e una temperatura che supera i 40 gradi centigradi. Il raduno durerà fino a venerdì. I cinque giorni di rituale hanno un programma preciso. La prima giornata i fedeli, vestiti con abiti bianchi, la dedicano alla preghiera e alla riflessione nella valle di Mina, a est di La Mecca. Dopo mezzanotte cominciano a spostarsi verso il Monte Arafat, a circa 20 chilometri di distanza, dove secondo la tradizione il profeta Maometto fece il suo ultimo sermone. A partire da martedì invece, quando comincia la Eid al-Adha o festa del sacrificio, per tre giorni i fedeli saranno impegnati nel rito della lapidazione del diavolo, con il lancio di pietre contro delle pareti in segno di simbolica rinuncia al diavolo. Momento centrale del pellegrinaggio è il giro intorno alla Kaaba, piccola costruzione cubica nel centro della Grande Moschea, coperta da una tela nera e dorata e che contiene una pietra nera, considerata dai musulmani un pezzo di paradiso.
Il pellegrinaggio di quest'anno giunge mentre l'Arabia Saudita, regno ultraconservatore, è in piena trasformazione con riforme che riguardano le donne, che sono state finalmente autorizzate a guidare. Ma al tempo stesso le autorità mantengono grande fermezza contro ogni forma di dissenso e la religione conserva un ruolo centrale nella società. Il giovane principe ereditario Mohammed ben Salman, figlio del re e promotore delle riforme, ha proclamato la volontà del suo Paese di intraprendere "un islam moderato e tollerante", moltiplicando però d'altra parte gli arresti negli ambienti dissidenti, anche tra i difensori dei diritti umani e fra i religiosi critici.
L'Hajj si svolge inoltre in piena guerra con lo Yemen, dove l'Arabia Saudita è impegnata contro i ribelli houthi sostenuti dall'Iran, grande rivale regionale di Riyad. Per il secondo anno consecutivo il Qatar si è lamentato del fatto che i suoi cittadini siano stati privati della possibilità dell'Hajj sullo sfondo della crisi diplomatica con Riyad. Ma i sauditi, dal canto loro, accusano Doha di ostacolare gli spostamenti dei suoi cittadini verso i luoghi sacri dell'islam. Secondo un sistema di quote ripartite per Paese, in teoria al pellegrinaggio dovrebbero poter partecipare circa 1.200 cittadini del Qatar, ma dei qatarioti hanno denunciato di non avere potuto compiere l'iscrizione sul sito web del ministero saudita per il Pellegrinaggio.
Le autorità hanno mobilitato decine di migliaia di uomini per garantire la sicurezza del pellegrinaggio, dopo che tre anni fa circa 2.300 fedeli rimasero uccisi in una ressa. Quest'anno, i sauditi hanno anche lanciato l'iniziativa "smart hajj", un'applicazione per aiutare i pellegrini in ogni ambito, dai piani di viaggio alle cure mediche. Ieri il ministero dell'Interno saudita ha detto che il numero di pellegrini in arrivo a La Mecca ha già superato i due milioni, la maggior parte dei quali provenienti da Egitto, India, Pakistan, Bangladesh e Sudan.
L'Hajj è iniziato sotto un sole cocente e una temperatura che supera i 40 gradi centigradi. Il raduno durerà fino a venerdì. I cinque giorni di rituale hanno un programma preciso. La prima giornata i fedeli, vestiti con abiti bianchi, la dedicano alla preghiera e alla riflessione nella valle di Mina, a est di La Mecca. Dopo mezzanotte cominciano a spostarsi verso il Monte Arafat, a circa 20 chilometri di distanza, dove secondo la tradizione il profeta Maometto fece il suo ultimo sermone. A partire da martedì invece, quando comincia la Eid al-Adha o festa del sacrificio, per tre giorni i fedeli saranno impegnati nel rito della lapidazione del diavolo, con il lancio di pietre contro delle pareti in segno di simbolica rinuncia al diavolo. Momento centrale del pellegrinaggio è il giro intorno alla Kaaba, piccola costruzione cubica nel centro della Grande Moschea, coperta da una tela nera e dorata e che contiene una pietra nera, considerata dai musulmani un pezzo di paradiso.
Il pellegrinaggio di quest'anno giunge mentre l'Arabia Saudita, regno ultraconservatore, è in piena trasformazione con riforme che riguardano le donne, che sono state finalmente autorizzate a guidare. Ma al tempo stesso le autorità mantengono grande fermezza contro ogni forma di dissenso e la religione conserva un ruolo centrale nella società. Il giovane principe ereditario Mohammed ben Salman, figlio del re e promotore delle riforme, ha proclamato la volontà del suo Paese di intraprendere "un islam moderato e tollerante", moltiplicando però d'altra parte gli arresti negli ambienti dissidenti, anche tra i difensori dei diritti umani e fra i religiosi critici.
L'Hajj si svolge inoltre in piena guerra con lo Yemen, dove l'Arabia Saudita è impegnata contro i ribelli houthi sostenuti dall'Iran, grande rivale regionale di Riyad. Per il secondo anno consecutivo il Qatar si è lamentato del fatto che i suoi cittadini siano stati privati della possibilità dell'Hajj sullo sfondo della crisi diplomatica con Riyad. Ma i sauditi, dal canto loro, accusano Doha di ostacolare gli spostamenti dei suoi cittadini verso i luoghi sacri dell'islam. Secondo un sistema di quote ripartite per Paese, in teoria al pellegrinaggio dovrebbero poter partecipare circa 1.200 cittadini del Qatar, ma dei qatarioti hanno denunciato di non avere potuto compiere l'iscrizione sul sito web del ministero saudita per il Pellegrinaggio.