I 20 anni di Bebe, scatti dall'album di famiglia
La campionessa di scherma Bebe Vio compie 20 anni
L'ultima medaglia è arrivata qualche giorno fa. Bebe Vio, dopo essere stata premiata con il prestigioso Laureus Award a Montecarlo che l'ha eletta a Sportiva dell'anno con disabilità, è volata in Ungheria per affrontare e dominare la prova di fioretto femminile, categoria B, della tappa di Eger del circuito di Coppa del Mondo di scherma paralimpica. La campionessa di Rio 2016 ha trionfato nella sua gara e ha messo a segno il secondo successo stagionale nelle due tappe di Coppa del Mondo affrontate, proseguendo in una striscia di vittorie che è stata 'interrotta' solo dal secondo posto nella gara di Varsavia dello scorso 14 luglio, pochi giorni dopo aver conseguito la maturità.
Nata a Venezia il 4 marzo del 1997, all'età di 11 anni un'improvvisa meningite le ha portato via le braccia e le gambe. Coraggio, forza e determinazione l'hanno portata sui podii più importanti grazie allo sport più amato, la scherma. Gareggia, prima al mondo, con le protesi alle gambe e alle braccia: "Io amo le mie protesi, rappresentano quello che sono: 50 e 50, mezza donna e mezzo robot. E amo le cicatrici, sono la mia normalità". Una normalità fatta di scuola, famiglia, gare, eventi benefici e impegno nell'associazione Art4Sport, fondata da papà Ruggero e mamma Teresa, che ogni anno raccoglie donazioni spontanee per permettere a tanti bambini di ricominciare a vivere tirando di scherma, correndo o giocando a pallone. Per abbattere barriere e costruire ponti.
Nata a Venezia il 4 marzo del 1997, all'età di 11 anni un'improvvisa meningite le ha portato via le braccia e le gambe. Coraggio, forza e determinazione l'hanno portata sui podii più importanti grazie allo sport più amato, la scherma. Gareggia, prima al mondo, con le protesi alle gambe e alle braccia: "Io amo le mie protesi, rappresentano quello che sono: 50 e 50, mezza donna e mezzo robot. E amo le cicatrici, sono la mia normalità". Una normalità fatta di scuola, famiglia, gare, eventi benefici e impegno nell'associazione Art4Sport, fondata da papà Ruggero e mamma Teresa, che ogni anno raccoglie donazioni spontanee per permettere a tanti bambini di ricominciare a vivere tirando di scherma, correndo o giocando a pallone. Per abbattere barriere e costruire ponti.