2020. BTS, LeBron James, Black Lives Matter ed eroi del Covid. Le "altre" persone dell'anno di Time
"La Persona dell'anno non è un premio. E' la storia per come è scritta, nel bene e nel male", spiega il Time che la scorsa settimana ha messo in copertina il 2020 con una croce rossa sopra i numeri: l'anno da dimenticare a causa della pandemia
"I guardiani si mettono in gioco per difendere gli ideali sacri alla democrazia", spiega il Time. "Nel 2020 si sono battuti su molti fronti. Quando è stato ucciso George Floyd, abbiamo avuto la prova che in America non c'è ancora uguaglianza, ma stavolta si è sollevata un'ondata di indignazione che, grazie alla guida degli organizzatori, ha portato in strada milioni di persone, dando la voce ad altrettante moltitudini: una madre del Winsonnsin, una sorella a Parigi". Ecco perché è stata scelta Porche Bennett-Bey, che a Kenosha ha consegnato un messaggio all'allora candidato alla Casa Bianca Joe Biden, dopo che avevano sparato a Jacob Blake ed ecco perché è stata scelta Assa Traorè che si batte in nome del fratello ucciso dalla polizia nel 2016 in Francia. Entrambe sono custodi e guardiane della verità.
Tra i "guardian", il Time mette anche Anthony Fauci e gli operatori sanitari che hanno dimostrato umanità, dedizione, coraggio, compassione, lottando contro il Covid-19 e rischiando la vita ogni giorno. A Washington, invece, Fauci ha combattuto non solo contro il coronavirus, ma anche per la verità contro, scrive il Time, un presidente abituato a operare in una realtà di sua costruzione, sostenuto dalla menzogna.
On the front line against COVID-19, the world’s health care workers displayed the best of humanity—selflessness, compassion, stamina, courage—while protecting as much of it as they could #TIMEPOY https://t.co/yhU6dGwnRd
— TIME (@TIME) December 11, 2020
Gli eroi di un anno da dimenticare
Quelle del 2020 sono state scelte particolarmente difficili, spiega la rivista americana che la scorsa settimana aveva messo in copertina il 2020 con una croce rossa sopra i numeri: l'anno da dimenticare a causa della pandemia.
"La Persona dell'anno non è un premio. E' la storia per come è scritta, nel bene e nel male", ha detto Time e quest'anno la scelta chiude un anno "dominato da enormi perdite di vite umane in tutto il mondo, ma che è stato anche un anno pieno di coraggio, compassione e cuore". In copertina, per questo ci sono anche gli "Eroi dell'anno", persone comuni che si sono contraddistinte per un gesto di solidarietà che ha portato conforto ad altri in giorni difficili.
Tra loro ci sono i pompieri volontari australiani che hanno messo a repentaglio le proprie vite per salvare dal fuoco il loro Paese e molte vite umane. Ci sono anche Jason Chua e Hung Zhen Long, che, quando a Singapore, tutti i ristoranti hanno chiuso nel periodo del lockdown, hanno continuato a lavorare alle loro bancarelle per consegnare cibo gratuitamente a chi non potesse permetterselo. Hanno distribuito, autofinanziandosi, circa 2.500 pasti, ciascuno composto da una ciotola di riso, un piatto a base di proteine e due a base di verdure. Adesso apriranno un ristorante, non dimenticandosi del loro obiettivo primario: "Non vedere mai più bambini e famiglie soffrire la fame".
Ed è stato un eroe del 2020 anche Greg Dailey del New Jersey, fattorino addetto alla consegna di giornali. A marzo, in piena pandemia, ha aggiunto un biglietto alle riviste offrendosi anche di fare la spesa per chi ne avesse bisogno. Con la sua famiglia ha trascorso dodici ore al giorno a portare cibo ai bisognosi e agli anziani in più di 140 case e facendo oltre 1000 corse al supermercato.
Quando il 1 giugno, i manifestanti riempivano le strade di Washington, D.C., per protestare contro l'uccisione di George Floyd, Rahul Dubey era a casa sua, non lontano dalla Casa Bianca. Dopo le 19:00 scattava il coprifuoco, ma la polizia aveva installato barricate e la gente non riusciva a lasciare la piazza. "Ho aperto la porta e ho gridato loro di entrare perché non violassero le regole sul coprifuoco". Così ha accolto più di 70 manifestanti ospitandoli per la notte. "Tossivano e gli lacrimavano gli occhi per i gas lacrimogeni", racconta, "si aiutavano ma vicenda. Ho sentito che era necessario aprire quella porta"
Tra gli eroi dell'anno figurano anche Astor Reshorna Fitzpatrick e suo marito, Derrick Fitzpatrick, pastori dello Stone Temple Missionary Baptist Church di Chicago. Hanno trasformato la loro chiesa in un centro di sensibilizzazione della comunità con un banco alimentare, un distributore di prodotti per la pulizia, un palcoscenico, distribuendo 300 pacchi di cibo a settimana anche grazie al loro orto. Quando hanno finito le scorte hanno organizzato "Soup for the Soul", in cui i membri della comunità possono ricevere una zuppa calda preparata da chef locali ogni lunedì. Hanno poi fornito 20.000 maschere, oltre a disinfettanti per le mani.
Lebron James, un campione non solo nel basket
Tra gli atleti dell'anno, il Time ha scelto Lebron James. Il campione di basket, a giugno, ha chiesto l'aiuto di sportivi e politici chiedendo loro di impegnarsi contro il razzismo creando una coalizione di star impegnata a combattere la repressione degli elettori neri. Poi ha creato un'organizzazione no profit, More Than a Vote, con l'obiettivo di portare più persone alle urne. Il gruppo ha chiesto che le arene sportive fossero utilizzate come seggi elettorali perché potevano meglio garantire il distanziamento, e anche contenere più persone, ha reclutato giovani come scrutatori per timore delle defezioni dei più anziani timorosi del Covid. LeBron James, forte dei suoi 48 milioni di follower, si è praticamente trasformato in un cartellone pubblicitario vivente per incitare al voto.
Bts, la più grande band del mondo
Personaggi dell'anno nella categoria entertainment sono i Bts, la band di k-pop coreano, capace di smuovere con un cenno un esercito ("Army") di milioni di fan. A ottobre hanno messo in scena il più grande spettacolo virtuale di tutti i tempi, vendendo quasi un milione di biglietti. Sono quotati in borsa in Corea, hanno una nomination ai Grammy. Se c'è un record in fatto di musica, loro lo hanno già battuto. Non sono più solo una band di k-pop, sono la più grande band del mondo, capaci di non fermarsi quando tutto il mondo si arrestava davanti all'esplosione della pandemia. Capaci di superare i confini e sferrare attacchi micidiali per difendere giuste cause. Come quando hanno scatenato i fan per cancellare a colpi di tweet e hashtag tutti i messaggi apparsi sui social e inneggianti il “White Lives Matter”. Iniziativa cui è seguita la donazione di 1 milione di dollari a sostegno del movimento "Black Lives Matter” da parte degli stessi Bts che hanno detto: "Restiamo uniti contro la discriminazione razziale".
Watch: TIME's Entertainer of the Year @BTS_twt perform "Dynamite" #TIMEPOY https://t.co/n3l0pg8Tw0 pic.twitter.com/7tfm6pI7JY
— TIME (@TIME) December 11, 2020
Il fondatore di Zoom
Nell'anno dello smart working, non poteva non essere scelto come persona d'affari più influente del 2020, Eric S. Yuan, CEO e fondatore di Zoom, la piattaforma più usata per le video conferenze ma anche per riunire famiglie, aiutare studenti, portare sollievo negli ospedali, consentendo ai padri di assistere alla nascita dei loro bambini, e ai figli di dire addio ai propri genitori.