30 anni fa il naufragio della petroliera Haven
Il relitto si trova su un fondale di circa 80 metri nelle acque antistanti Arenzano ed è uno dei più grandi visitabili al mondo
L'11 aprile del 1991 la petroliera cipriota Haven esplose nel mare davanti a Genova. In quell'inferno di fiamme e fumo, lungo 344 metri e largo 50, morirono 5 dei 36 uomini dell’equipaggio, tra cui il comandante della nave. Meno di dodici ore prima, il 10 aprile del 1991 a Livorno lo scontro tra Moby Prince e Agip Abruzzo aveva causato 140 morti.
Attualmente il relitto si trova su un fondale di circa 80 metri nelle acque antistanti Arenzano. Si tratta del più grande relitto visitabile del Mediterraneo, e uno dei più grandi al mondo.
Al momento dell’esplosione la petroliera Haven trasportava 144 mila tonnellate di greggio iraniano caricato nel porto di Karag Island (Iran) e destinato a Genova. L'affondamento causò la perdita di migliaia di tonnellate di petrolio in fiamme. Gran parte del carico, infatti, bruciò così evitando un disastro ambientale ancora maggiore. Quel che restava della petroliera si inabissò dopo l’ennesima esplosione il 14 aprile alle 10,05 e ora giace su un fondale di 80 metri.
Attualmente il relitto si trova su un fondale di circa 80 metri nelle acque antistanti Arenzano. Si tratta del più grande relitto visitabile del Mediterraneo, e uno dei più grandi al mondo.
Al momento dell’esplosione la petroliera Haven trasportava 144 mila tonnellate di greggio iraniano caricato nel porto di Karag Island (Iran) e destinato a Genova. L'affondamento causò la perdita di migliaia di tonnellate di petrolio in fiamme. Gran parte del carico, infatti, bruciò così evitando un disastro ambientale ancora maggiore. Quel che restava della petroliera si inabissò dopo l’ennesima esplosione il 14 aprile alle 10,05 e ora giace su un fondale di 80 metri.