30 anni fa moriva Adolfo Celi. Una grande carriera da '007 operazione tuono' ad 'Amici miei'
Il 19 febbraio 1986 moriva a Siena, per un arresto cardiocircolatorio, Adolfo Celi. L'attore era nato a Messina il 27 luglio del 1922. La sua passione per il cinema nacque grazie ad una cinepresa regalatagli dal padre quando era ragazzino e, nel 1942, si iscrisse all’accademia d’Arte Drammatica di Roma.
La svolta arriva nel 1946 quando Aldo Fabrizi gli offre un ruolo nel film ‘Emigrantes’ che venne girato in Brasile. Stregato dal Paese sudamericano, e da Tonia Carrero che sarebbe stata sua moglie per 12 anni, Celi decise di non tornare in Italia. Per i successivi 15 anni si dedicò principalmente al teatro arrivando a fondarne uno a San Paolo il ‘Teatro Brasileiro de Comédia’.
La fama internazionale arrivò nel 1965 quando interpretò il ruolo del ‘cattivo’ in ‘Agente 007 operazione tuono’. E il ruolo del cattivo gli resterà incollato a lungo anche al suo rientro in Italia dove interpreterà tutta una serie di film western e d’azione. Poi, grazie a Mario Monicelli, fu l'indimenticabile professor Sassaroli di ‘Amici Miei’. Ed è proprio grazie a questa trilogia cinematografica che Celi mise in mostra la sua bravura anche in ruoli più ‘leggeri’.
Molti i personaggi interpretati anche per il piccolo schermo: i più famosi restano sicuramente quelli di Joe Petrosino (nello sceneggiato omonimo), di Don Mariano D'Agrò ne ‘L'amaro caso della baronessa di Carini’ e, soprattutto, il meraviglioso e cattivissimo Lord Brooke nemico giurato Sandokan-Kabir Bedi di cui da poco si sono festeggiati i 40 anni dalla messa in onda.