30 anni fa veniva assassinato Olof Palme: il killer sparò a bruciapelo e il caso non fu mai risolto
Sono passati trent'anni dall'assassinio di Olof Palme, il premier svedese al suo secondo incarico, molto amato in patria, molto rispettato all'estero, figura faro della sinistra pacifista europea. La sua morte, avvenuta il 28 febbraio 1986, è avvolta nel mistero e nonostante un dispiegamento di forze non indifferente, negli anni la polizia svedese ha chiamato in causa i separatisti curdi del Pkk, i servizi segreti di svariati Paesi, anche la P2 o un complotto del Sudafrica dell'apartheid, senza mai riuscire a trovare l'autore materiale, il killer che sparò a bruciapelo, due pallottole alla schiena, in pieno centro a Stoccolma, a Palme e a sua moglie Lisbeth. I coniugi erano andati al cinema senza scorta.