40 anni fa moriva Joan Crawford. Professione? Stella di Hollywood
#AccaddeOggi 10 maggio del 1977, nel suo appartamento di New York moriva, stroncata da un attacco cardiaco. Ecco le istantanee della sua lunga e travagliata carriera dal muto a Spielberg.
Il successo delle serie "Feud" in onda nei mesi scorsi sul canale via cavo americano FX che ripercorre lo "scontro tra titani" prima, durante e dopo le riprese di "Che fine ha fatto Baby Jane?" con l'antagonista Bette Davis, interpretata nella serie da una corrosiva Susan Sarandon ai ferri corti con l'arcinemica Jessica Lange, ha riportato in auge la stella di Joan Crawford proprio in occasione dei quaranta anni dalla sua scomparsa.
Ripercorriamo in questa galleria fotografica le tappe salienti di una carriera che la Crawford seppe costruirsi con tenacia e proverbiale dedizione al lavoro. Come ricordava Frederica Sagor, una sceneggiatrice alla Metro Goldwyn Mayer negli anni d'oro: "Nessuno decise di fare di Joan Crawford una stella. Joan Crawford divenne una stella perché Joan Crawford decise di diventare una stella."
Dagli inizi quando faceva la controfigura dell'attrice più popolare degli Studios all'epoca del muto, Norma Shearer, all'ascesa fino al grande successo che proseguì negli anni Trenta con il passaggio al sonoro in cui riuscì a ritagliarsi un posto nel pantheon delle dive insieme a Jean Harlow e Greta Garbo.
Proprio accanto alla Garbo fu protagonista del primo grande successo in "Grand Hotel" di Goulding prima di cadere lentamente in disgrazia fino ad essere etichettata come "veleno del box office" e inserita nel 1938 in una black list di stelle - dalla Garbo, alla Shearer, da John Barrymore a Katharine Hepburn, Fred Astaire e Dolores del Río - accusate di essere strapagate rispetto ai risultati al botteghino dei film.
Da questo marchio d'infamia la Craword si liberò in grande stile nel 1945 quando, contro ogni aspettativa e anche contro i pregiudizi dello stesso regista, Michael Curtiz, conquistò l'Oscar, l'unico della sua carriera, con l'interpretazione di "Mildred Pierce". In quell'occasione la Crawford prese il posto di Bette Davis. Primo episodio della lunga faida di cui sopra e che culminò alla cerimonia degli Academy Awards del 1963. Delusa dalla mancata nomination all'Oscar per la sua interpretazione in "Che fine ha fatto Baby Jane?" per il quale è invece in corsa Bette Davis, dopo aver contattato tutte le altre contendenti, riceve la statuetta per conto di Anne Bancroft:
Desiderata dagli uomini per la sua formidabile bellezza e ammirata dalle donne che in lei e nei suoi personaggi l'incarnazione della lotta per l'indipendenza, Joan Crawford visse un lungo tramonto negli anni Sessanta in cui alla carriera di attrice a cui non venivano più offerte parti di rilievo affiancava l'instancabile ruolo di testimonial per la Pepsi, l'azienda di cui aveva sposato il presidente e di cui era diventata immagine. Prima di eclissarsi completamente dalla vita pubblica, Joan ormai 61enne aveva fatto in tempo a lavorare con un esordiente Steven Spielberg, nel 1969 tra i registi della serie tv "Night Gallery".