400 sindaci sostengono il secessionista Artur Mas, accusato dalla Corte di disobbedienza civile
Duemila persone hanno atteso davanti al Tribunale superiore di giustizia di Barcellona l'arrivo del Presidente della Catalagona, Artur Mas, chiamato a rispondere dalla procura di disobbedienza e abuso di potere, per aver convocato nel 2014 il referendum sull'indipendenza della regione autonoma spagnola. Tra gli attivisti erano presenti molte facce note, politici in carica nel governo Mas e tanti sindaci della Catalogna.
"Mia la responsabilità"
Davanti alla Corte suprema catalana, Mas ha dichiarato che il referendum era il principale obiettivo della sua amministrazione e si è assunto tutte le responsabilità. Mas ha parlato di "abuso di potere" e "rabbia delle istituzioni" riguardo alla decisione di dichiarare illegale il voto dello scorso 9 novembre. "Non capisco perché sono qui a dare spiegazioni", ha detto al giudice, almeno stando a quanto riportano i media locali. Dichiarazioni che non sono piaciute al primo ministro spagnolo, che ha parlato di "minacce inaccettabili". Rajoy ha dichiarato: "Minacciare, tentare di sminuire la giustizia e pretendere che non vengano prese decisioni così come devono essere prese è assolutamente inaccettabile".