50 anni fa lo storico concerto di Hyde Park dei Rolling Stones
5 luglio 1969, momento indimenticabile della storia del rock
Il lutto per la morte di Brian Jones, la luce e i colori di una estate londinese di fine anni Sessanta, i versi di Shelley, la carneficina di farfalle, le chitarre scordate, l'emozione del giovane Mick Taylor davanti a quell'oceano di persone, la ruggine dell'inattività. Nonostante tutto e forse proprio per questo il concerto dei Rolling Stones in Hyde Park rimane, a cinquanta anni di distanza, uno dei momenti topici della storia del rock.
La prima volta che...
Il concerto di Hyde Park segnò una serie di record per la band di Jagger e Richards. Non fu il primo concerto gratuito a svolgersi sui prati del grande parco londinese: pochi giorni prima Mick e Marianne Faithfull erano stati visti tra i 150 mila spettatori del concerto dei Blind Faith di Eric Clapton e Steve Winwood prodotto dalla stessa Blackhill Enterprises - la società fondata tra gli altri dai quattro membri originali dei Pink Floyd, Syd Barrett, Nick Mason, Roger Waters e Richard Wright - responsabile dell'organizzazione dei primi 'free concert' di Hyde Park tenutisi l'anno precedente.
Fu però il primo concerto degli Stones dopo due anni di assenza dalle scene: la loro ultima apparizione su un palco inglese risaliva al 1967. Fu il concerto in cui esordì il nuovo chitarrista, Mick Taylor, giovane prodigio della chitarra solista cresciuto rapidamente alla corte di uno dei personaggi storici del blues elettrico inglese, John Mayall, che nella palestra dei suoi Blues Breakers in quegli anni aveva forgiato talenti del calibro di Eric Clapton, Jack Bruce e Peter Green.
Poche settimane prima, sempre su un prato di Hyde Park, c'era stata la presentazione ufficiale alla stampa: Mick Taylor sostituiva Brian Jones, uno dei fondatori della band che poche settimane prima era stato "licenziato" dopo mesi di attriti personali e creativi con il resto del gruppo. A causare la rottura era stata la perdita nel controllo dell'uso delle sostanze da parte del virtuoso polistrumentista - a lui si deve tra l'altro il sitar in "Paint it, black" - e appassionato di blues - era un grande fan di Elmore James da cui aveva mirabilmente ripreso la tecnica della 'slide guitar'.
Tragica coincidenza volle che due giorni prima del concerto programmato in Hyde Park, nella notte tra il 2 e il 3 luglio 1969, Brian Jones fosse trovato morto sul fondo della piscina nella sua casa di hartfield nel Sussex. La morte fu dichiarata accidentale ma l'autopsia rivelò che il cuore e il fegato di Jones erano profondamente segnati dall'abuso di sostanze e di alcol. La notizia trasformò il concerto in un evento tributo. Dalla sera del 4 già migliaia di fan cominciarono a radunarsi nel Parco e alle prime luci dell'alba erano già in settemila sotto il piccolo palcoscenico. Alla fine i numeri oscilleranno tra i 250mila e i 500mila spettatori.
L'abito bianco...
Mick Jagger si presentò sul palco con il celebre abito bianco disegnato da Michael Fish per Sammy Davis Jr e che il cantante aveva preso in prestito per indossarlo a una festa del principe Rupert Loewenstein, il banchiere manager diventato da poco manager finanziario della band. Nel 2013, quando gli Stones si sono di nuovo esibiti sul prato di Hyde Park, Mick Jagger ha sfoggiato di nuovo lo stesso abito - "Con qualche correzione e cucitura qua e là" - durante l'esecuzione di "Honky Tonk Women" il brano uscito come nuovo singolo proprio nell'estate del 1969 e suonato per la prima volta proprio nel concertone di Hyde Park:
Le farfalle
"Vorrei dire qualche parola per Brian" annunciò Mick Jagger che lesse per l'occasione un passo dell'Adonais scritta da Percy Bysshe Shelley in memoria dell'altro grande poeta romantico inglese John Keats:
Peace, peace! he is not dead, he doth not sleep -–
He hath awakened from the dream of life -–
‘Tis we, who lost in stormy visions, keep
With phantoms an unprofitable strie…
Mentre Mick terminava di recitare il poema, Tom Keylock, il manager della band liberò oltre 3.000 farfalle bianche, una trovata a effetto che costò alla band 300 sterline e che il batterista Charlie Watts successivamente avrebbe ricordato come una vera ecatombe: la maggior parte morirono a causa del caldo e per la mancanza di ossigeno dentro gli scatoloni in cui erano state custodite prima del concerto.
La folla
Come testimonia il film distribuito anni dopo in DVD e realizzato sulla scorta del materiale trasmesso all'epoca in Tv, protagonista assoluta dell'evento fu di certo la variopinta folla di giovani assiepata tra gli alberi e lungo le sponde delle Serpentina. Alcune delle immagini che vi proponiamo in questa galleria lo dimostrano. Anticipando quello che sarebbe diventato un marchio di fabbrica della band e in generale della concezione contemporanea della musica rock come 'business' multimediale Mick Jagger volle che la performance fosse filmata e sei troupe della Granada, la società che produceva il programma World in Action furono chiamate a immortalare l'evento. Come ha ricordato qualche anno fa in una intervista al Guardian il regista Leslie Woodhead la Granada aveva molti dubbi: "Bisogna ricordarsi che questo concerto avvenne un mese prima di Woodstock, chi poteva sapere se avrebbe funzionato?" Uno degli aneddoti più esilaranti è il fatto che dal filmato manca completamente l'esecuzione di "Satisfaction", pare che la pizza contenente la registrazione del pezzo sia andata persa, abbandonata sotto qualche albero.
Il clima disteso e quasi bucolico che vediamo nelle immagini era contraddetto solo dalle truci divise coperte di svastiche della sezione londinese degli Hell's Angels chiamati, come accadeva spesso in quel periodo a fare il servizio d'ordine per i concerti e che in modo ben più tragico nel dicembre successivo avrebbero segnato l'altro megaconcerto gratuito dei Rolling ad Altamont uccidendo a coltellate uno spettatore che aveva brandito una pistola verso il palco. Clima confermato dal resoconto successivo dei custodi del parco che stimarono un costo di circa 100 sterline di allora di danni. Un risultato stupefacente ottenuto grazie al fatto che molti partecipanti aiutarono a pulire dopo il concerto e per ogni sacco di immondizia riempito il premio era una copia dell'ultimo singolo dei Rolling.
Il concerto
Una delle perle del concerto in Hyde Park dei Rolling fu che non fu solo un concerto dei Rolling ma un vero e proprio festival a cui parteciparono altri artisti. Accanto alla vecchia conoscenza di Alexid Korner, il bluesman britannico che aveva tenuto a battesimo Mick e soci al M"arquee agli inizi della carriera, il concerto vide l'esibizione dei King Crimson nella loro formazione originale prima ancora che uscisse il loro primo album in studio, "In the Court of the Crimson King."
Qualche anno dopo Keith Richards ebbe a commentare così la performance della band in quella occasione: "Abbiamo suonato davvero male, perché erano anni che non salivamo sul palco ma a nessuno importava, perché tutti volevano solo sentirci suonare di nuovo". Ad aumentare le difficoltà la sfida di una scaletta disseminata di canzoni suonate per la prima volta a cominciare da quella di apertura, "I'm Yours & I'm Hers" un pezzo scritto da Johnny Winter e proposto dallo stesso Keith. Prima volta anche per il classico "Jumpin' Jack Flash", successo a 45 giri dell'anno precedente ma anche per alcuni brani di "Let it Bleed", l'album del 1969 ancora inedito al momento del concerto. Addirittura fu eseguita una prima versione di "Give me a little drink" che sarà pubblicata solo nel 1972 in "Exile on main street" con il titolo definitivo di "Loving Cup". Tra le perle di quella sgangherata esibizione va annoverata di certo la versione di 18 minuti di "Sympathy for the Devil", resa ancora più trascinante dall'apporto di un folto gruppo di percussionisti africani, ma anche il recupero di un vecchio brano di Don Covay pubblicato dagli Stones nel 1965 su "Out of our heads" e appena rispolverato dalla band, attualmente impegnata nell'ennesimo tour dopo la rapidissima convalescenza di Jagger, durante il concerto a Washington: