Pubblicato per la prima volta il 22 aprile 1516, l'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto viene corretto, riscritto, ampliato, fino all’ultima edizione quella del 1532. Il Furioso diventa da subito un best seller dell’editoria, plasma di sé l’immaginazione, le feste e i rituali dell’Italia e dell’Europa.
A distanza di cinque secoli, Treccani dà alle stampe il volume "L'Orlando Furioso nello specchio delle immagini".
Il percorso di quest’opera, sotto la guida di Lina Bolzoni, si snoda attraverso venti autorevoli saggi, ciascuno dei quali è corredato di una galleria d’illustrazioni, tese a ricostruire i modi in cui l’Orlando furioso, nel corso dei secoli, si è proiettato in un mondo di immagini, è penetrato negli oggetti della vita quotidiana, ha ispirato danze, musiche, spettacoli, ha interagito con le tecniche più diverse, è stato amato e conosciuto a memoria.
Si mostra inoltre come eroi e eroine del poema vivano anche al di fuori del libro: nelle incisioni e nei fogli volanti, nella pittura e negli affreschi, nelle maioliche, che portano nell’interno dello spazio domestico gli episodi che l’Ariosto aveva cantato.