5G. Pechino minaccia le minuscole isole Fær Øer: affidatevi a Huawei
Un fuori onda imbarazza il governo del piccolo arcipelago nordico in cui sembra combattersi una significativa battaglia nella guerra mondiale del 5G. Nel frattempo Huawei entra dalla porta principale in Germania.
Secondo quanto riportano i media danesi, il governo cinese minaccerebbe l'annullamento di un accordo commerciale, vitale per le Fær Øer, se il piccolo Paese isolano non accetta di utilizzare le reti Internet fornite dal colosso tecnologico Huawei.
La società tecnologica cinese è al centro della controversia globale sulla sicurezza informatica, con gli Stati Uniti che fanno pressione sugli alleati in Europa e altrove per boicottare la compagnia sulla base del timore che, affidare le proprie infrastrutture informatiche avanzate a Huawei, potrebbe consentire al governo cinese di curiosare nei dati di consumatori e cittadini. Huawei respinge al mittente le accuse ma le recenti rivelazioni sui programmi di profilazione e reclusione su base etnica portate avanti da Pechino contro la minoranza uigura nello Xinjiang sembrano confermare questi timori.
L'episodio che vede coinvolto il piccolo arcipelago nordico è parte di una più ampia battaglia globale tra Cina e Stati Uniti sul commercio, la supremazia tecnologica e il controllo del mercato per il quale il nuovo standard di connessione 5G superveloce è considerato elemento chiave.
I media danesi hanno citato una registrazione audio fatta il 15 novembre da un'emittente locale mentre si preparava a intervistare il ministro del commercio delle isole. Il fuori onda ha intercettato una conversazione privata tra il ministro, Helgi Abrahamsen e il suo aiutante. In questo scambio di battute, pare che l'assistente spieghi al ministro che l'ambasciatore cinese, Feng Tie, in una riunione tenutasi quattro giorni prima aveva minacciato di cancellare un accordo commerciale se l'operatore di telecomunicazioni delle Fær Øer non avesse scelto Huawei per la propria rete 5G.
L'emittente delle Fær Øer aveva deciso di trasmettere l'audio ma un tribunale locale ha rapidamente emesso un'ingiunzione - richiesta dal governo delle Fær Øer - in cui si vieta la messa in onda della registrazione, sostenendo che potrebbe danneggiare le relazioni tra la Cina e il Paese, una piccola nazione di appena 50.000 abitanti che fa parte della Danimarca ma gode di ampia autonomia.
In Danimarca, l'emittente DR e il quotidiano Berlingske hanno riportato la notizia martedì scorso. DR ha detto che "conosce il contenuto del file audio", ma ha rifiutato di specificare se l'avesse ascoltato direttamente. L'agenzia Associated Press che ha rilanciato la storia non ha potuto avere conferma da Berlingske riguardo al caso.
Bardur Nielsen, il premier delle Isole Fær Øer presente alla riunione dell'11 novembre con l'ambasciatore cinese, non ha dichiarato di non voler discutere il caso. AP non ha potuto contattare l'ambasciata cinese per un commento. Il quotidiano cinese Global Times ha citato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, secondo cui queste affermazioni "sono completamente false e celano secondi fini."
Huawei, il più grande produttore al mondo di dispositivi di rete mobile, ha dichiarato "di non essere a conoscenza dell'incontro di novembre tra l'ambasciatore cinese e i politici faeroesi." Martedì, il primo ministro danese Mette Frederiksen ha dichiarato che sta alle Fær Øer, isole che stanno a metà strada tra la Scozia e l'Islanda, decidere chi debba fornire la rete 5G ai propri cittadini ma che saranno ascoltati se vorranno chiedere la consulenza della Danimarca
Nel frattempo Huawei entra dalla porta principale in Germania
La cinese Huawei ha vinto un contratto per sviluppare la rete 5G in Germania. Telefonica Germany, come in precedenza aveva fatto Deutsche Telekom, fa sapere di aver inserito Huawei e la finlandese Nokia nel progetto del 5G come partner strategici. Per quanto riguarda Huawei il contratto dovrà essere approvato dal governo, specie dopo le accuse e le ritorsioni Usa. Tuttavia le due società tedesche hanno ugualmente chiesto a Huawei di collaborare. "Questa cooperazione sarà soggetta alla certificazione di sicurezza sulla tecnologia e sulle aziende in conformità con le normative legali della Germania", ha detto Telefonica Germany in una nota.