6 maggio 1976, in Friuli la terra trema. Il fotoracconto
6 maggio 1976, ore 21. Nel Friuli pedemontano la terra trema. Paesi come Gemona, Osoppo, Venzone, Buia e Colloredo vengono rasi al suolo. I morti sono 989, 2600 i feriti. Una data spartiacque per i friulani, che ha un prima e un dopo. Ma mentra ancora si scava tra le macerie, inizia la ricostruzione. Ingredienti la gestione decentrata, dallo stato centrale ai sindaci, la forza e la determinazione dei friulani, la chiesa friulana storicamente insieme alla gente. Lo slogan, che poi è un programma, è com'era dov'era, e prima le fabbriche, poi le case poi le chiese. Dieci anni dopo, dei 18mila edifici distrutti 16mila 276 sono di nuovo in piedi. Dei 75mila danneggiati 74mila sono riparati. E' il modello Friuli, per un paradosso tutto italiano sempre portato ad esempio ma mai più applicato.