64 anni vissuti pericolosamente, auguri Mickey Rourke
Mickey Rourke compie 64 anni, vissuti pericolosamente tra alti e bassi, tra cadute e risalite
Negli anni 80 Rourke era considerato uno degli attori più sexy della scena mondiale. Dopo il debutto nel film di Steven Spielberg 1941 - Allarme a Hollywood (1979) si era fatto notare nel ruolo del piromane del film Brivido caldo e come l'enigmatico fratello maggiore di Matt Dillon in Rusty il selvaggio che lo rivelò al grande pubblico. Poi, la svolta con 9 settimane e ½, al fianco di Kim Basinger e la popolarità. "Dopo mi sono comprato una grossa casa, un'auto di lusso, ho ingaggiato un entourage di persone e fatto un sacco di sciocchezze. Poi un giorno il mio commercialista mi ha detto: 'Devi lavorare, hai finito i soldi'. E allora ho preso la prima cazzata di film, giusto per fare cassa, e ho odiato il regista, ho odiato il film e ho rovinato tutto". Sono gli anni di Johnny il bello, L'anno del dragone e Orchidea Selvaggia, al fianco della modella Carre Otis, che diventa sua moglie. Sarà una relazione distruttiva finita nel 1998 a suon di denunce che lascia un segno nella vita di Rourke che ritorna alla sua vecchia passione, la boxe. Combatte con i professionisti e vince, ma ne esce devastato. Le botte prese sul ring lo trasformano, da bellissimo a irriconoscibile e i tentativi di metterci una pezza con la chirurgia estetica peggiorano la situazione. "Quando combattevo mi sono rotto per 6 volte il naso. Mi hanno asportato la cartilagine da un orecchio, ho perso per un breve periodo la memoria, ho avuto problemi con l'equilibrio e ho perso molti denti".
La risalita è costellata da film importanti, Man on Fire, Sin City, C'era una volta il Messico, Domino e poi The Wrestler, il film che nel 2008 gli regala il miraggio dell'Oscar. Diretto da Darren Aronofsky il film è per lui una specie di terapia psicologica. Racconta di un pugile ormai attempato che trova particolarmente difficile ritirarsi dal ring. Dopo quel ruolo importante tornano a fioccare le offerte: In Iron Man interpreta il cattivo, Whiplash/ Ivan Vanko. Per la parte si copre di tatuaggi e riempie d'oro i suoi denti. Sorriso che tiene anche dopo aver finito di girare il film: "Per forza. Mi sono costati ventimila dollari quei denti d'oro. Quel fottuto dentista prima me li ha messi in bocca e poi mi ha presentato il conto. Ho pagato di tasca mia e ora me li tengo". Insomma Mickey Rourke anche ora, anche a 64 anni, non smette di essere sé stesso, di fare passi di cui si pente solo dopo averli compiuti, ma della sua vita e dei suoi errori non biasima nessuno: "Ci sono un sacco di stronzi a Hollywood, ma io, da vero idiota, ho fatto tutto da solo".
La risalita è costellata da film importanti, Man on Fire, Sin City, C'era una volta il Messico, Domino e poi The Wrestler, il film che nel 2008 gli regala il miraggio dell'Oscar. Diretto da Darren Aronofsky il film è per lui una specie di terapia psicologica. Racconta di un pugile ormai attempato che trova particolarmente difficile ritirarsi dal ring. Dopo quel ruolo importante tornano a fioccare le offerte: In Iron Man interpreta il cattivo, Whiplash/ Ivan Vanko. Per la parte si copre di tatuaggi e riempie d'oro i suoi denti. Sorriso che tiene anche dopo aver finito di girare il film: "Per forza. Mi sono costati ventimila dollari quei denti d'oro. Quel fottuto dentista prima me li ha messi in bocca e poi mi ha presentato il conto. Ho pagato di tasca mia e ora me li tengo". Insomma Mickey Rourke anche ora, anche a 64 anni, non smette di essere sé stesso, di fare passi di cui si pente solo dopo averli compiuti, ma della sua vita e dei suoi errori non biasima nessuno: "Ci sono un sacco di stronzi a Hollywood, ma io, da vero idiota, ho fatto tutto da solo".