75 anni fa l'eccidio delle Fosse Ardeatine, Mattarella al sacrario per la commemorazione
Il segretario generale dell'Anfim, Aladino Lombardi, ha letto i nomi delle 335 vittime
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta hanno deposto una corona di alloro sulla lapide che ricorda le 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine all'interno del sacrario. Subito dopo è stato suonato il silenzio in memoria delle vittime. Alla cerimonia, davanti a tanti giovani studenti che hanno applaudito i rappresentanti delle istituzioni, hanno presenziato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, il presidente della Corte costituzionale, Giorgio Lattanzi e il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, la sindaca di Roma, Virginia Raggi e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Dopo il momento di raccoglimento, ai piedi della lapide dedicata ai 335 caduti nell'eccidio Sebastiano Di Lascio,
rappresentante dell'Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (Anfim) ha tenuto il discorso commemorativo, ricordando la figura di Rosetta Stame, presidente dell'Anfim, scomparsa lo scorso febbraio. Suo padre, Nicola Ugo Stame, oltre ad essere un antifascista, un tenore lirico, un artista, un partigiano, fu tra le vittime dell'eccidio del 24 marzo 1944.
Il segretario generale dell'Anfim, Aladino Lombardi, ha letto i nomi delle vittime. La cerimonia è proseguita con la preghiera cattolica e con la preghiera ebraica officiata dal rabbino capo della Comunita' ebraica di Roma, Riccardo Di Segni. Al termine, il capo dello Stato, accompagnato dalle autorità presenti, ha reso omaggio alle vittime dell'eccidio all'interno del Mausoleo Ardeatino.
Dopo il momento di raccoglimento, ai piedi della lapide dedicata ai 335 caduti nell'eccidio Sebastiano Di Lascio,
rappresentante dell'Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (Anfim) ha tenuto il discorso commemorativo, ricordando la figura di Rosetta Stame, presidente dell'Anfim, scomparsa lo scorso febbraio. Suo padre, Nicola Ugo Stame, oltre ad essere un antifascista, un tenore lirico, un artista, un partigiano, fu tra le vittime dell'eccidio del 24 marzo 1944.
Il segretario generale dell'Anfim, Aladino Lombardi, ha letto i nomi delle vittime. La cerimonia è proseguita con la preghiera cattolica e con la preghiera ebraica officiata dal rabbino capo della Comunita' ebraica di Roma, Riccardo Di Segni. Al termine, il capo dello Stato, accompagnato dalle autorità presenti, ha reso omaggio alle vittime dell'eccidio all'interno del Mausoleo Ardeatino.