Venezia, il Leone d'oro alla carriera ruggisce per Pedro Almodóvar
dagli inviati Laura Squillaci e Francesco Gatti
Il regista spagnolo Pedro Almodóvar ha ricevuto in Sala grande il Leone d'oro alla carriera, 31 anni dopo la partecipazione alla Mostra del cinema con il famosissimo "Donne sull'orlo di una crisi di nervi", e lo considera "un premio a quel film, un atto di giustizia anche politica".
Come ha ricordato in una conferenza stampa al palazzo del Casino del Lido di Venezia, "il presidente della Giuria del 1988, Sergio Leone, aveva detto che il mio film meritava di vincere" ma i tempi non erano maturi per un premio a un film così "alternativo".
Almodóvar ha poi ricordato i suoi inizi come regista, in una Madrid "appena uscita da 40 anni di una dittatura tremenda". "Ho voluto raccontare il cambiamento, la vita, la libertà anche sessuale e le interminabili notti madrilene rappresentate da tanti orientamenti sessuali diversi. Non so se oggi la Spagna sia diversa - ha aggiunto - certo, ora anche in Spagna c'è un partito di estrema destra come negli altri Paesi, ma non so se definire questo 'moderno' sia giusto".
Almodóvar ha quindi spiegato la sua scelta sui colori dei film: "E' stata una reazione all'essere cresciuto in una regione molto austera: nella Mancha, dove sono nato, tutte le donne erano vestite di nero perché c'era sempre un lutto da celebrare. Non ho mai visto il colore rosso in tutta la mia infanzia. Ma ho anche voluto celebrare i film in technicolor di quando ero giovane, con quei colori sgargianti che mi mancano nel cinema di oggi".
Come ha ricordato in una conferenza stampa al palazzo del Casino del Lido di Venezia, "il presidente della Giuria del 1988, Sergio Leone, aveva detto che il mio film meritava di vincere" ma i tempi non erano maturi per un premio a un film così "alternativo".
Almodóvar ha poi ricordato i suoi inizi come regista, in una Madrid "appena uscita da 40 anni di una dittatura tremenda". "Ho voluto raccontare il cambiamento, la vita, la libertà anche sessuale e le interminabili notti madrilene rappresentate da tanti orientamenti sessuali diversi. Non so se oggi la Spagna sia diversa - ha aggiunto - certo, ora anche in Spagna c'è un partito di estrema destra come negli altri Paesi, ma non so se definire questo 'moderno' sia giusto".
Almodóvar ha quindi spiegato la sua scelta sui colori dei film: "E' stata una reazione all'essere cresciuto in una regione molto austera: nella Mancha, dove sono nato, tutte le donne erano vestite di nero perché c'era sempre un lutto da celebrare. Non ho mai visto il colore rosso in tutta la mia infanzia. Ma ho anche voluto celebrare i film in technicolor di quando ero giovane, con quei colori sgargianti che mi mancano nel cinema di oggi".