A Barcellona spiagge aperte ma non troppo. Le tre fasi della Spagna dopo la quarantena
Nel Paese ci sono regole e fasi diverse a seconda della situazione a livello regionale
Le spiagge di Barcellona tornano a popolarsi nonostante i serrati controlli che segnano il passaggio dalla Fase 0 alla Fase 1. In Spagna durante il lockdown sono state stabilite fasce orarie dedicate agli atleti, agli anziani e ai bambini. Adesso gli orari sono stati allungati anche per evitare affollamenti nelle tre spiagge più gettonate, quelle di Barceloneta, Bogatell e Nova Icària, ma ancora non si possono fare bagni.
Il Paese è ufficialmente uscito dalla quarantena il 25 maggio ma con modalità differenti a seconda delle zone. Tra le regioni che iniziano la Fase 1 ci sono Madrid, gran parte della Catalogna inclusa Barcellona, Castilla e León e Valencia, per un totale di 25 milioni di abitanti che adesso possono visitare familiari e amici, pernottare nelle seconde case (ammesso che si trovino nella stessa regione), riunirsi in gruppi fino a 10 persone nella terrazza di casa o nelle aree all'aperto di bar e ristoranti. Riaprono anche gli hotel al 100% della loro capacità, tenendo comunque off limits le aree comuni come le sale riunioni e quelle adibite alla ristorazione.
Allo stesso tempo, altre regioni sono passate dalla Fase 1 alla Fase 2 come le isole Canarie e le Baleari, Galizia, le Asturie, la Cantabria e i Paesi Baschi. In questa fase intermedia sono permessi i raggruppamenti fino a 15 persone, riaprono al pubblico i centri commerciali (ma restano chiuse le aree ricreative), i cinema ed i teatri (al 30% della capacità e con prenotazione obbligatoria), i bambini possono uscire accompagnati da entrambi i genitori, i ristoranti ed i bar possono servire di nuovo le bevande alcoliche (ma solo al tavolo e rispettando il distanziamento sociale) e riaprono le spiagge e le piscine rispettando la distanza di sicurezza di due metri.
10 giorni di lutto
La Spagna commemora con dieci giorni di lutto le 26.834 vittime del coronavirus. Oltre 14.000 edifici pubblici e tutte le navi della Marina spagnola terranno le bandiera a mezz'asta fino al 5 giugno. Il Paese è uno dei Paesi più colpiti al mondo dal coronavirus con 235.400 casi complessivi (è il quinto dopo Usa, Brasile, Russia e Regno Unito). Tuttavia, le statistiche indicano che da giovedì scorso il numero dei nuovi casi giornalieri si mantiene attorno alle 40-50 unità, con una punta di 70 contagi solo domenica scorsa, e una media quotidiana di poco superiore a 45.
Turismo internazionale
La Spagna vuole riaprire al turismo internazionale dal mese di luglio in condizioni di massima sicurezza, come ha annunciato sabato il premier Pedro Sanchez. La Segreteria di Stato per il Turismo, in coordinamento con il Ministero della Salute, ha pubblicato delle linee guida specifiche per la riduzione dei rischi di contagio da Coronavirus SARS-COV-2 e il suo contenimento in ambienti specifici. Queste linee guida contengono regole precise per i servizi, pulizia e sanificazione, manutenzione e gestione dei rischi per i diversi comparti del settore turistico. Finora sono state pubblicate un totale di 12 guide per ciascun ambito: Alberghi e appartamenti turistici, attività di ristorazione, agenzie di viaggio, campi da golf, alloggi rurali, terme, musei, guide turistiche, uffici d'informazione, ostelli, campeggi e turismo attivo.
Ci sono altre otto guide in preparazione che attendono la validazione dal Ministero della Sanità. Si tratta delle guide relative a: spazi naturali protetti, infrastrutture nautico-sportive e navigazione, attivitàdi intrattenimento, parchi divertimento, trasporto turistico, visite a cantine e ad altri impianti industriali, siti culturali, storici e naturalistici, spazi pubblici singolari e spiagge.
Il Paese è ufficialmente uscito dalla quarantena il 25 maggio ma con modalità differenti a seconda delle zone. Tra le regioni che iniziano la Fase 1 ci sono Madrid, gran parte della Catalogna inclusa Barcellona, Castilla e León e Valencia, per un totale di 25 milioni di abitanti che adesso possono visitare familiari e amici, pernottare nelle seconde case (ammesso che si trovino nella stessa regione), riunirsi in gruppi fino a 10 persone nella terrazza di casa o nelle aree all'aperto di bar e ristoranti. Riaprono anche gli hotel al 100% della loro capacità, tenendo comunque off limits le aree comuni come le sale riunioni e quelle adibite alla ristorazione.
Allo stesso tempo, altre regioni sono passate dalla Fase 1 alla Fase 2 come le isole Canarie e le Baleari, Galizia, le Asturie, la Cantabria e i Paesi Baschi. In questa fase intermedia sono permessi i raggruppamenti fino a 15 persone, riaprono al pubblico i centri commerciali (ma restano chiuse le aree ricreative), i cinema ed i teatri (al 30% della capacità e con prenotazione obbligatoria), i bambini possono uscire accompagnati da entrambi i genitori, i ristoranti ed i bar possono servire di nuovo le bevande alcoliche (ma solo al tavolo e rispettando il distanziamento sociale) e riaprono le spiagge e le piscine rispettando la distanza di sicurezza di due metri.
10 giorni di lutto
La Spagna commemora con dieci giorni di lutto le 26.834 vittime del coronavirus. Oltre 14.000 edifici pubblici e tutte le navi della Marina spagnola terranno le bandiera a mezz'asta fino al 5 giugno. Il Paese è uno dei Paesi più colpiti al mondo dal coronavirus con 235.400 casi complessivi (è il quinto dopo Usa, Brasile, Russia e Regno Unito). Tuttavia, le statistiche indicano che da giovedì scorso il numero dei nuovi casi giornalieri si mantiene attorno alle 40-50 unità, con una punta di 70 contagi solo domenica scorsa, e una media quotidiana di poco superiore a 45.
Turismo internazionale
La Spagna vuole riaprire al turismo internazionale dal mese di luglio in condizioni di massima sicurezza, come ha annunciato sabato il premier Pedro Sanchez. La Segreteria di Stato per il Turismo, in coordinamento con il Ministero della Salute, ha pubblicato delle linee guida specifiche per la riduzione dei rischi di contagio da Coronavirus SARS-COV-2 e il suo contenimento in ambienti specifici. Queste linee guida contengono regole precise per i servizi, pulizia e sanificazione, manutenzione e gestione dei rischi per i diversi comparti del settore turistico. Finora sono state pubblicate un totale di 12 guide per ciascun ambito: Alberghi e appartamenti turistici, attività di ristorazione, agenzie di viaggio, campi da golf, alloggi rurali, terme, musei, guide turistiche, uffici d'informazione, ostelli, campeggi e turismo attivo.
Ci sono altre otto guide in preparazione che attendono la validazione dal Ministero della Sanità. Si tratta delle guide relative a: spazi naturali protetti, infrastrutture nautico-sportive e navigazione, attivitàdi intrattenimento, parchi divertimento, trasporto turistico, visite a cantine e ad altri impianti industriali, siti culturali, storici e naturalistici, spazi pubblici singolari e spiagge.