A Lod sinagoghe in fiamme e scontri tra comunità. Il sindaco: "Notte dei cristalli contro gli Ebrei"
Durissimo il capo dello stato che accusa "una folla di arabi assetati di sangue e esaltati". Decine di arresti, proclamato lo stato d'emergenza Netanyahu: "Useremo il pugno di ferro se necessario"
La polizia ha detto di aver arrestato 151 persone per gli incidenti da parte di dimostranti arabi avvenuti la notte scorsa nel centro di Israele. I maggiori scontri si sono avuti soprattutto a Lod, a Ramle, ad Acco (S.Giovanni d'Acri) e Jisr el Zarka. A Lod il sindaco ha parlato di 'Notte dei Cristalli' contro ebrei del posto evocando i pogrom nazisti della Germania del 1938. Secondo i media, sono stati date alle fiamme sinagoghe e negozi.
Il bilancio di una "guerra civile"
A Lod i feriti in scontri e disordini sono stati almeno 12. Il sindaco Revivo ha descritto la situazione come "una guerra civile", aggiungendo che "e' scoppiata l'intifada" e che "bisogna mandare l'esercito". A Lod, secondo fonti di stampa concordanti, un uomo di 52 anni e la sua figlia di 16 sono rimasti uccisi a seguito dell'esplosione di un razzo caduto nel cortile di casa.
La scintilla
I disordini in citta' erano iniziati durante il funerale di uomo, arabo, che sarebbe stato ucciso la notte precedente da un assalitore ebreo. Fonti concordanti hanno riferito di sinagoghe e negozi dati alle fiamme. Secondo il quotidiano Times of Israel, lo stato di emergenza e' stato imposto su ordine del primo ministro Benjamin Netanyahu e rappresenta il primo provvedimento del genere adottato a seguito di disordini che coinvolgono una comunita' araba nel Paese dal 1966. Verso Lod starebbero ora convergendo reparti militari gia' dispiegati in Cisgiordania, nei Territori palestinesi occupati.
Netanyahu: "Useremo il pugno di ferro se necessario"
"Restituiremo governabilità e ordine alle città di Israele", ha detto da parte sua il premier Benyamin Netanyahu riferendosi a Lod come a "un fronte interno". "Abbiamo preso decisioni di inviare altre forze e se sarà necessario useremo il pugno di ferro. I leader arabi – ha aggiunto - devono condannare questi episodi".
Il bilancio di una "guerra civile"
A Lod i feriti in scontri e disordini sono stati almeno 12. Il sindaco Revivo ha descritto la situazione come "una guerra civile", aggiungendo che "e' scoppiata l'intifada" e che "bisogna mandare l'esercito". A Lod, secondo fonti di stampa concordanti, un uomo di 52 anni e la sua figlia di 16 sono rimasti uccisi a seguito dell'esplosione di un razzo caduto nel cortile di casa.
La scintilla
I disordini in citta' erano iniziati durante il funerale di uomo, arabo, che sarebbe stato ucciso la notte precedente da un assalitore ebreo. Fonti concordanti hanno riferito di sinagoghe e negozi dati alle fiamme. Secondo il quotidiano Times of Israel, lo stato di emergenza e' stato imposto su ordine del primo ministro Benjamin Netanyahu e rappresenta il primo provvedimento del genere adottato a seguito di disordini che coinvolgono una comunita' araba nel Paese dal 1966. Verso Lod starebbero ora convergendo reparti militari gia' dispiegati in Cisgiordania, nei Territori palestinesi occupati.
Netanyahu: "Useremo il pugno di ferro se necessario"
"Restituiremo governabilità e ordine alle città di Israele", ha detto da parte sua il premier Benyamin Netanyahu riferendosi a Lod come a "un fronte interno". "Abbiamo preso decisioni di inviare altre forze e se sarà necessario useremo il pugno di ferro. I leader arabi – ha aggiunto - devono condannare questi episodi".