A Napoli lenzuola alle finestre per il "Reddito di quarantena"
A decine in tutta la Campania stanno rispondendo alla proposta nata dalle reti sociali di segnalare l'urgenza di un reddito di esistenza in questo periodo di emergenza
Accanto ai cartelli con l'augurio "Andrà tutto bene", a Napoli sono spuntati numerosi quelli con la scritta "Reddito di Quarantena". A decine in tutta la Campania stanno rispondendo alla proposta nata dalle reti sociali di segnalare l'urgenza di un reddito di esistenza in questo periodo di emergenza, ma anche per tutto quello che seguirà dopo. "Con i tag #redditodiquarantena #redditodiemergenza #redditodicittadinanza", si legge in una nota delle Reti sociali campane Covid 19, "nell'emergenza coronavirus abbiamo cominciato a raccogliere le foto che arrivano in queste ore da tanti quartieri napoletani: Materdei, Quartieri Spagnoli, Montesanto, via Duomo, Fuorigrotta, Capodimonte, piazza Enrico De Nicola, piazza Miraglia, vico Lepre, San Gregorio Armeno, via Miano, via Bartolomeo Caracciolo, zona Ferrovia, Corso Amedeo di Savoia (come ieri dalle vele di Scampia) ma anche da Acerra, dal rione Madonnelle al centro storico, da Frattamaggiore, Benevento, Ariano Irpino, Sant'Antimo, Grottaminarda, Melito, Torre del Greco".
"Una partecipazione spontanea - si legge - in una situazione di confinamento domiciliare in cui è difficile pure fare uno striscione, a significare che le strade del Sud sono una polveriera, perché questa situazione sta trascinando nell'indigenza fasce sempre più ampie della popolazione. Tanti hanno smesso di pagare l'affitto per poter campare. Senza un provvedimento di garanzia anche su quello, dopo la pandemia ci sarà una pandemia di sfratti. Reddito di esistenza per tutti i non garantiti; estensione del blocco delle bollette anche qui; contributo all'affitto e/o taglio dei canoni per i multiproprietari".
Sono le richieste sulle quali le Reti sociali campane nell'emergenza Covid19 chiedono un intervento del governo.
Intanto il Comune di Napoli ha istituito un Fondo di solidarietà: risorse pubbliche e donazioni da privati per aiutare i cittadini resi poveri da questa terribile pandemia per "sostenere il fabbisogno di beni alimentari di prima necessità delle famiglie in difficoltà e rese povere dagli effetti economici provocati dall'emergenza sanitaria in corso". Il Fondo, che ha una dotazione iniziale di un milione di euro prelevato dal fondo di riserva delle casse del Comune di Napoli, potrà essere finanziato anche con donazioni spontanee di singoli cittadini e soggetti collettivi attraverso versamenti su unconto bancario dedicato.
"Una partecipazione spontanea - si legge - in una situazione di confinamento domiciliare in cui è difficile pure fare uno striscione, a significare che le strade del Sud sono una polveriera, perché questa situazione sta trascinando nell'indigenza fasce sempre più ampie della popolazione. Tanti hanno smesso di pagare l'affitto per poter campare. Senza un provvedimento di garanzia anche su quello, dopo la pandemia ci sarà una pandemia di sfratti. Reddito di esistenza per tutti i non garantiti; estensione del blocco delle bollette anche qui; contributo all'affitto e/o taglio dei canoni per i multiproprietari".
Sono le richieste sulle quali le Reti sociali campane nell'emergenza Covid19 chiedono un intervento del governo.
Intanto il Comune di Napoli ha istituito un Fondo di solidarietà: risorse pubbliche e donazioni da privati per aiutare i cittadini resi poveri da questa terribile pandemia per "sostenere il fabbisogno di beni alimentari di prima necessità delle famiglie in difficoltà e rese povere dagli effetti economici provocati dall'emergenza sanitaria in corso". Il Fondo, che ha una dotazione iniziale di un milione di euro prelevato dal fondo di riserva delle casse del Comune di Napoli, potrà essere finanziato anche con donazioni spontanee di singoli cittadini e soggetti collettivi attraverso versamenti su unconto bancario dedicato.