Abbattimento Vela Verde, Napoli: foto e video. "Scampia non è solo Gomorra"
Dopo 17 anni ricominciano gli abbattimenti a Scampia, quartiere nord di Napoli. Si comincia dalla Vela Verde. Esultano i comitati che chiedono una vita normale e la fine della piazza di spaccio. Due le ruspe speciali che hanno colpito il mostro di cemento e cinque operai del quartiere impegnati nel cantiere per l'abbattimento che durerà 40 giorni
Le Vele di Scampia a Napoli sono sinonimo di degrado: lo dicono tutti, anche chi ci vive. L'abbattimento della Vela Verde, la prima di altre due, mentre una quarta sarà trasformata al servizio dei cittadini, è una speranza di rinascita per questo quadrante nord della città che rappresenta un'importantissima piazza di spaccio per la camorra. La pinza più piccola inizierà a demolire le aree laterali della Vela Verde, mentre la pinza più grande andrà avanti centralmente con una demolizione meccanica 'top-down'. La fine dei lavori è prevista entro 40 giorni. Altri 16 giorni saranno impiegati per smaltire il materiale di risulta, si stimano 50 mila metri cubi di materiale che compone un'area coperta di 1800 metri quadrati, del colosso di cemento alto 45 metri, lungo 70 e largo 26.
Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio dei 2000 furono abbattute tre delle 7 vele progettate dall'architetto Franz Di Salvo. Delle quattro ancora in piedi ne resterà solo una, che sarà trasformata in una sede degli uffici della Città Metropolitana di Napoli, come previsto dal progetto Restart Scampia finanziato dal "Bando Periferie" vinto dal progetto per Scampia, realizzato dal Comune di Napoli, dal comitato Vele e dall'Università Federico II.
"Qui abbiamo vissuto la nostra infanzia, ci sono ricordi belli e ricordi brutti, ma ci vivono soprattutto persone che non hanno mai smesso di lottare e non hanno mai avuto paura di chiedere una vita normale", ha detto uno dei rappresentanti del comitato Vele. "Scampia non è solo Gomorra", ripetono in tanti. Qualche nostalgico accenna un dispiacere: d'altronde questi luoghi sono stati resi celebri da Ciro e i Savastano, protagonisti nella serie "Gomorra".
"È una bellissima lotta comune di popolo", ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Questo popolo - ha aggiunto - è stato per anni mortificato ma non ha mollato, non ha perso l'umanità e la dignità e non era facile. Vivendo in queste condizioni avrebbe potuto cedere alla camorra ma non l'hanno fatto anche se la camorra esiste ed è ancora forte".
L'intervista al primo cittadino a cura di Silvia Balducci
"Questo è solo l'inizio. Scampia vuole tutto", questo è lo striscione affisso dai cittadini sulla facciata principale della vela verde dove questa mattina le ruspe hanno iniziato i lavori di abbattimento. Tanti gli applausi degli abitanti del quartiere all'inizio dell'operazioni di demolizione. "Con questo abbattiamo anche i pregiudizi che abbiamo", ha urlato un cittadino. "C'è tanta emozione sulla nostra pelle - racconta Omero - e con questa pinza finalmente abbatteremo il mostro che per molti ha rappresentato un marchio negativo per molti. Questa non è una giornata di fine ma di partenza e di riscatto. C'è gente che aspetta ancora la normalità e noi la dobbiamo mettere nell'agenda politica nazionale".
Tra la fine degli anni Novanta e l'inizio dei 2000 furono abbattute tre delle 7 vele progettate dall'architetto Franz Di Salvo. Delle quattro ancora in piedi ne resterà solo una, che sarà trasformata in una sede degli uffici della Città Metropolitana di Napoli, come previsto dal progetto Restart Scampia finanziato dal "Bando Periferie" vinto dal progetto per Scampia, realizzato dal Comune di Napoli, dal comitato Vele e dall'Università Federico II.
"Qui abbiamo vissuto la nostra infanzia, ci sono ricordi belli e ricordi brutti, ma ci vivono soprattutto persone che non hanno mai smesso di lottare e non hanno mai avuto paura di chiedere una vita normale", ha detto uno dei rappresentanti del comitato Vele. "Scampia non è solo Gomorra", ripetono in tanti. Qualche nostalgico accenna un dispiacere: d'altronde questi luoghi sono stati resi celebri da Ciro e i Savastano, protagonisti nella serie "Gomorra".
"È una bellissima lotta comune di popolo", ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Questo popolo - ha aggiunto - è stato per anni mortificato ma non ha mollato, non ha perso l'umanità e la dignità e non era facile. Vivendo in queste condizioni avrebbe potuto cedere alla camorra ma non l'hanno fatto anche se la camorra esiste ed è ancora forte".
L'intervista al primo cittadino a cura di Silvia Balducci
"Questo è solo l'inizio. Scampia vuole tutto", questo è lo striscione affisso dai cittadini sulla facciata principale della vela verde dove questa mattina le ruspe hanno iniziato i lavori di abbattimento. Tanti gli applausi degli abitanti del quartiere all'inizio dell'operazioni di demolizione. "Con questo abbattiamo anche i pregiudizi che abbiamo", ha urlato un cittadino. "C'è tanta emozione sulla nostra pelle - racconta Omero - e con questa pinza finalmente abbatteremo il mostro che per molti ha rappresentato un marchio negativo per molti. Questa non è una giornata di fine ma di partenza e di riscatto. C'è gente che aspetta ancora la normalità e noi la dobbiamo mettere nell'agenda politica nazionale".