Aborto. #LiberaDiScegliere, il video tutorial dell'Ass. Luca Coscioni pensato per le donne straniere
Tante si affidano al web e così per tante l'aborto rimane clandestino, sommerso e pericoloso
In occasione del quarantesimo anniversario dell'approvazione della Legge 194 sulla regolamentazione dell'interruzione volontaria di gravidanza (IVG), l'Associazione Luca Coscioni, nata nell'alveo del Partito Radicale che della battaglia sull'aborto fu promotore, lancia la campagna #LiberaDiScegliere attraverso la pubblicazione sui propri canali social di una serie di video tutorial pensati per fornire a quante più donne possibile una corretta informazione sulle modalità dell'accesso alla IVG. Per questo la campagna è stata realizzata in 6 lingue: Italiano, arabo, francese, spagnolo, inglese, romeno.
In queste clip sono le donne stesse a parlare di aborto alle altre donne, a ricordare loro la storia della legge e i diritti che questa assicura loro, nella lingua madre di ciascuna. Ecco il vademecum:
A spiegare le ragioni di questo approccio multietnico è Filomena Gallo, avvocato, segretario Ass.Luca Coscioni: "Nonostante anche l'ultima Relazione al Parlamento sul funzionamento della Legge 194 del Ministro della Salute evidenzi in generale la diminuzione del ricorso all'IVG, è fondamentale tenere bene a mente - in un paese in cui 7 ginecologi su 10 sono obiettori e che dunque rendono difficile l'accesso in sicurezza all'IVG - l’esistenza di un numero ‘sommerso’ di donne che si affidano al web o ad altri canali per cercare pratiche di aborto clandestino."
Lo stesso Ministero sottolinea che un terzo delle IVG totali in Italia continua ad essere praticato dalle donne straniere, le quali fanno registrare un tasso di abortività maggiore alle italiane relativamente a tutte le classi di età (quella di 20-24 anni per le straniere rimane la più colpita, con un tasso 3.5 volte superiore a quello delle italiane; mentre per le italiane i tassi più alti si osservano tra i 25 e i 29 anni).