Abusi su minori, il Cardinale George Pell resta in carcere. Corte Australiana respinge ricorso
L'ex tesoriere vaticano rimarrà in prigione fino a quando non avrà diritto alla libertà condizionale prevista nell'ottobre 2022
La Corte Suprema di Victoria, nella città di Melbourne in Australia, ha confermato la condanna contro George Pell, il prelato più alto in grado della Chiesa Cattolica a essere stato dichiarato colpevole di abusi sessuali su minori.
Lo scorso dicembre, il Cardinale era stato condannato all'unanimità per aver abusato sessualmente di due ragazzi di 13 anni dopo una messa e per aver abusato di nuovo di una delle vittime in un'altra occasione. In seguito alla sentenza, gli avvocati di Pell avevano presentato ricorso presso la Corte Suprema di Victoria. Ma il verdetto ha confermato la condanna. Il ricorso è stato respinto con due voti in una giuria composta di tre giudici, in un tribunale affollato da vittime di abusi, attivisti, avvocati e giornalisti. Dunque, Pell rimarrà in prigione fino a quando non avrà diritto alla libertà condizionale prevista nell'ottobre 2022. Gli avvocati di Pell avevano basato il ricorso sul fatto che la condanna era arrivata solo sulla base della testimonianza a porte chiuse di una sola delle due vittime, l'unico sopravvissuto.
A questo punto, i legali del prelato dovrebbero presentare un nuovo ricorso all'Alta Corte, l'organo di giudizio finale dell'Australia.
La vicenda
L'ex ministro delle finanze di Papa Francesco, 78 anni, si è reso colpevole di aver molestato due coristi di 13 anni nella Cattedrale di San Patrizio a Melbourne tra il 1996 e il 1997. Dopo due anni d'indagini, nel giugno del 2017, il porporato è stato incriminato in Australia "per reati storici di violenza sessuale". Nel febbraio del 2019 il Vaticano ha comunicato di aver proibito a Pell "l'esercizio pubblico del ministero" e "il contatto in qualsiasi modo e forma con minorenni".
Pell era stato nominato vescovo ausiliario dell'arcidiocesi di Melbourne nel 1987, diventando arcivescovo metropolitano della città nel 1996. Era stato nominato cardinale il 21 ottobre del 2003 da Giovanni Paolo II e nell'aprile del 2014 era stato scelto da Papa Francesco come prefetto della neo costituita Segreteria per l'economia vaticana.
Revoca del titolo onorifico
Il primo ministro australiano Scott Morrison ha affermato che il cardinale Pell sarà privato del titolo onorifico dell'Ordine dell'Australia, il più elevato titolo onorifico del Paese, dopo che la corte d'appello ha confermato la condanna per pedofilia. L'ordine di cavalleria è stato creato da Elisabetta II nel 1975 allo scopo di riconoscere a cittadini australiani o altre persone risultati o servizi meritori.
Lo scorso dicembre, il Cardinale era stato condannato all'unanimità per aver abusato sessualmente di due ragazzi di 13 anni dopo una messa e per aver abusato di nuovo di una delle vittime in un'altra occasione. In seguito alla sentenza, gli avvocati di Pell avevano presentato ricorso presso la Corte Suprema di Victoria. Ma il verdetto ha confermato la condanna. Il ricorso è stato respinto con due voti in una giuria composta di tre giudici, in un tribunale affollato da vittime di abusi, attivisti, avvocati e giornalisti. Dunque, Pell rimarrà in prigione fino a quando non avrà diritto alla libertà condizionale prevista nell'ottobre 2022. Gli avvocati di Pell avevano basato il ricorso sul fatto che la condanna era arrivata solo sulla base della testimonianza a porte chiuse di una sola delle due vittime, l'unico sopravvissuto.
A questo punto, i legali del prelato dovrebbero presentare un nuovo ricorso all'Alta Corte, l'organo di giudizio finale dell'Australia.
La vicenda
L'ex ministro delle finanze di Papa Francesco, 78 anni, si è reso colpevole di aver molestato due coristi di 13 anni nella Cattedrale di San Patrizio a Melbourne tra il 1996 e il 1997. Dopo due anni d'indagini, nel giugno del 2017, il porporato è stato incriminato in Australia "per reati storici di violenza sessuale". Nel febbraio del 2019 il Vaticano ha comunicato di aver proibito a Pell "l'esercizio pubblico del ministero" e "il contatto in qualsiasi modo e forma con minorenni".
Pell era stato nominato vescovo ausiliario dell'arcidiocesi di Melbourne nel 1987, diventando arcivescovo metropolitano della città nel 1996. Era stato nominato cardinale il 21 ottobre del 2003 da Giovanni Paolo II e nell'aprile del 2014 era stato scelto da Papa Francesco come prefetto della neo costituita Segreteria per l'economia vaticana.
Revoca del titolo onorifico
Il primo ministro australiano Scott Morrison ha affermato che il cardinale Pell sarà privato del titolo onorifico dell'Ordine dell'Australia, il più elevato titolo onorifico del Paese, dopo che la corte d'appello ha confermato la condanna per pedofilia. L'ordine di cavalleria è stato creato da Elisabetta II nel 1975 allo scopo di riconoscere a cittadini australiani o altre persone risultati o servizi meritori.