Addio al matematico John Tate: il gigante della teoria dei numeri è morto all'età di 94 anni
Per i suoi lavori nel campo della teoria algebrica dei numeri ha ottenuto il Premio Wolf nel 2002 e il Premio Abel nel 2010
Il matematico statunitense John Torrence Tate, gigante della matematica del XX secolo, pluripremiato per i suoi studi pionieristici sulla teoria dei numeri, è morto mercoledì scorso all'età di 94 anni, come riferisce la Harvard University.
Nato a Minneapolis, in Minnesota, il 13 marzo 1925, Tate si era laureato ad Harvard, dove ha poi insegnato fino al 1990, quando si trasferì all'Università del Texas, ad Austin, dove è rimasto fino al 2009, anno del pensionamento.
Nel 2002 per i suoi lavori nel campo della teoria algebrica dei numeri ha ottenuto il Premio Wolf. Nel 2010 è stato insignito del Premio Abel, il più ambito premio per la matematica, dall'Accademia norvegese delle Scienze e delle Lettere per il suo "vasto e duraturo contributo alla teoria dei numeri".
Nel corso del XX secolo la teoria dei numeri è diventata una delle branche più elaborate e sofisticate della matematica, interagendo profondamente con altre aree come la geometria algebrica e la teoria delle forme automorfe. Il professor Tate è stato uno dei principali fautori del suo sviluppo.
Nella sua tesi di dottorato sull'analisi di Fourier sui corpi di numeri del 1950, Tate ha aperto la strada alla moderna teoria delle forme automorfe e delle loro funzioni. Insieme al grande matematico Emil Artin, con cui conseguì il dottorato all'Università di Princeton, Tate ha rivoluzionato la teoria globale dei corpi di classe utilizzando nuove tecniche di coomologia dei gruppi.
Nato a Minneapolis, in Minnesota, il 13 marzo 1925, Tate si era laureato ad Harvard, dove ha poi insegnato fino al 1990, quando si trasferì all'Università del Texas, ad Austin, dove è rimasto fino al 2009, anno del pensionamento.
Nel 2002 per i suoi lavori nel campo della teoria algebrica dei numeri ha ottenuto il Premio Wolf. Nel 2010 è stato insignito del Premio Abel, il più ambito premio per la matematica, dall'Accademia norvegese delle Scienze e delle Lettere per il suo "vasto e duraturo contributo alla teoria dei numeri".
Nel corso del XX secolo la teoria dei numeri è diventata una delle branche più elaborate e sofisticate della matematica, interagendo profondamente con altre aree come la geometria algebrica e la teoria delle forme automorfe. Il professor Tate è stato uno dei principali fautori del suo sviluppo.
Nella sua tesi di dottorato sull'analisi di Fourier sui corpi di numeri del 1950, Tate ha aperto la strada alla moderna teoria delle forme automorfe e delle loro funzioni. Insieme al grande matematico Emil Artin, con cui conseguì il dottorato all'Università di Princeton, Tate ha rivoluzionato la teoria globale dei corpi di classe utilizzando nuove tecniche di coomologia dei gruppi.